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Afghanistan, talebani a 50 chilometri da Kabul; il Canada accoglierà 20mila rifugiati

Il ministro Di Maio, al Corriere della Sera, afferma: "Pronti a lasciare l'ambasciata"

14 ago 2021
Afghanistan, talebani a 50 chilometri da Kabul; il Canada accoglierà 20mila rifugiati

I talebani sono ormai a una cinquantina di chilometri da Kabul, dopo aver conquistato le ultime roccaforti quasi senza combattere. Gli Stati Uniti ritengono che la capitale non sia sotto "una minaccia imminente", ma si dicono pronti, se necessario, a rinviare il completamento del ritiro previsto per il 31 agosto. E mentre nel nord si temono combattimenti cruenti, si svuotano le ambasciate tra cui quelle americane, spagnole, danesi, norvegesi e svedesi. Ed è allarme sfollati: finora più di 250.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case e molti di loro si sono concentrati a Kabul, nei parchi o in alloggi di fortuna. Il Canada, come annunciato dal ministro dell'immigrazione di Ottawa, è pronto ad accogliere 20 mila rifugiati afghani. Il primo volo con a bordo un gruppo di cittadini afghani è già atterrato a Toronto nelle scorse ore.



Il capo delle Nazioni Unite ha avvertito che la situazione sta andando fuori controllo con conseguenze devastanti per i civili. L'ambasciata degli Stati Uniti - riportano vari media internazionali - ha invitato il personale a distruggere ogni materiale sensibile presente nelle strutture, inclusi opuscoli e bandiere che potrebbero essere utilizzati per la propaganda. Anche il Regno Unito ha annunciato l'invio di 600 soldati per aiutare l'evacuazione dei cittadini britannici e dell'ex personale afghano. Come la Germania, manterrà aperta l'ambasciata con il personale al minimo. 

"Ci stiamo preparando ad ogni evenienza anche quella dell'evacuazione, dobbiamo pensare alla sicurezza del personale della nostra ambasciata e dei nostri connazionali. Se sarà necessario, con l'importante aiuto della Difesa, porteremo tutti in sicurezza in Italia in tempi rapidi", ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'intervista al Corriere della Sera, aggiungendo "non ci sarà un nuovo impegno militare, ma non possiamo pensare di abbandonare dopo 20 anni il popolo afghano".





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