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Hamas: "L'Italia è parte dell'aggressione contro il nostro popolo"

31 ott 2023
@Rai3

“E' cominciata la terza fase della guerra” - come annuncia il premier Netanyahu, che esclude un cessate il fuoco: “Ogni Paese civile – aggiunge – dovrebbe stare dalla parte di Israele e richiedere il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, senza condizioni”. Continua l'operazione via terra nella Striscia, con truppe e blindati che accerchiano Gaza city, la principale città dell'area settentrionale del territorio. “Numerosi combattimenti con le cellule dei terroristi e 300 obiettivi colpiti in un giorno”, fa sapere la Difesa di Tel Aviv. Preso il controllo delle principali strade che attraversano l'enclave palestinese.

Hamas replica sparando contro le forze israeliane. Ma intanto non si fermano nemmeno le bombe dal cielo: fonti palestinesi parlano di circa 50 morti a causa dei nuovi raid aerei. Proseguono gli scontri anche con Hezbollah al confine con il Libano e crescono le violenze anche in Cisgiordania. Da Hamas l'accusa verso l'Italia: “Purtroppo ha scelto ancora una volta la destra. Un errore gravissimo che la rende parte dell'aggressione contro il nostro popolo”. A Gaza situazione umanitaria tragica: oggi si spera nell'ingresso di 80 camion di aiuti dal valico di Rafah.

Salgono a oltre 8500 i morti nella Striscia. Dall'Unicef il grido di allarme: “Il vero costo di questa escalation si misura in vite di bambini, quelle perse – più di 3400 – e quelle cambiate per sempre. Ogni giorno 420 bambini vengono uccisi o feriti a Gaza”. Sale anche il numero di ostaggi rapiti da Hamas: sono 240. Le trattative per la loro liberazione proseguono su più direttrici: il capo del Mossad Barnea prova la mediazione qatariota, incontrando nel weekend alti funzionari di Doha.





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