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Medio Oriente: Gaza sotto le bombe. Guterres “inorridito” da attacco israeliano ad ambulanze

Nel mirino – ha precisato Tsahal - una cellula terroristica di Hamas. Fonti locali hanno parlato in mattinata anche di un bombardamento che avrebbe distrutto la moschea al-Khativa

4 nov 2023

Scongiurata, al momento, l'ipotesi di un catastrofico allargamento del conflitto. Considerata realistica, fino a ieri, visto l'hype creatosi intorno all'intervento del leader degli Hezbollah libanesi. Ma al netto della retorica infuocata contro Washington, nessuna esplicita dichiarazione di guerra allo Stato Ebraico da parte di Hassan Nasrallah; che ha definito “palestinese al 100%” la mattanza del 7 ottobre.

L'epicentro del caos mediorientale resta dunque Gaza City: accerchiata, ma non ancora direttamente investita dall'offensiva della fanteria israeliana, salvo sporadiche incursioni. Per Tsahal si prospetta la più spaventosa delle battaglie: quella nel sottosuolo, nei cuniculi scavati da Hamas. Da qui un atteggiamento apparentemente conservativo, e tempi forse dilatati prima della vera e propria resa dei conti. A fronte di ciò, però, un diluvio di fuoco dal mare e dal cielo sugli obiettivi dei gruppi armati della Striscia; con prevedibili conseguenze sui civili.

Sfiora quota 9.500, il bilancio provvisorio delle vittime, diffuso dalle autorità dell'exclave, facenti capo ad Hamas. Che riferiscono anche di un attacco notturno di fronte all'ingresso dell'ospedale per bambini al-Nasser, nel quale sarebbero rimaste uccise 2 persone. Si parla invece di 12 morti a seguito di un raid ad una scuola delle Nazioni Unite, dove si rifugiavano migliaia di sfollati.

Nelle scorse ore il Segretario Generale dell'ONU Guterres si era detto “inorridito” dallo strike delle forze israeliane contro un convoglio di ambulanze a Gaza, fuori dall'ospedale Al Shifa. Un crimine di guerra, secondo la Mezzaluna Rossa palestinese. 15, a quanto pare, le vittime; decine i feriti. Tsahal ha affermato di aver colpito un solo veicolo; un'ambulanza – è stato detto – utilizzata da una cellula terroristica di Hamas. Oggi intanto nuova apertura del valico di Rafah, per consentire l'uscita di stranieri e feriti.





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