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"Russia vicina all'obiettivo per poter dichiarare in patria e all'estero che l'operazione militare è conclusa. Ma se Gli Stati Uniti ostacolano..."

L'analisi di Marco Di Liddo del Centro Studi Internazionali

2 giu 2022

Nelle ultime due settimane l'avanzata russa nel territorio orientale ucraino ha dato a Putin un po' di vantaggi territoriali. Ricordiamo che l'obiettivo minimo russo è la conquista degli 'oblast' di Lugansk e di Donetsk oltre al corridoio di Mariupol e alla zona di Kherson, in modo da poter dichiarare in patria e all'estero che l'operazione militare speciale è conclusa. Soltanto dopo aver sedimentato quelle conquiste Russia e Ucraina potranno pensare di potersi sedere ad un tavolo.

L'incontro tra Putin e Zelensky rappresenta un piccolissimo segnale di speranza ma in assenza di contenuti condivisi sarà un fallimento. In questo momento le parti sono ancora lontanissime e il monito di Putin agli Stati Uniti, sull'invio a Kiev di determinati tipi di armi, testimonia questa volontà da parte russa. Il messaggio è: noi siamo vicini al raggiungimento del nostro obiettivo e qualora voi proviate ad ostacolarci, noi rischiamo di dover prendere delle decisioni un po' più dure. Questo, in definitiva, il messaggio tra le righe”.





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