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Ucraina: il Pentagono conferma la consegna a Kiev di munizioni a grappolo

Speculazioni, intanto, sul futuro dei combattenti del gruppo Wagner

14 lug 2023
Aggiornamenti sul conflitto in Ucraina
Aggiornamenti sul conflitto in Ucraina

Sul tavolo del meeting ASEAN – che raggruppa i Paesi del Sud-Est asiatico – anche il dossier ucraina; viste le ripercussioni sugli equilibri geopolitici globali. A Giacarta, in Indonesia, fitta agenda di incontri bilaterali per Lavrov; a dimostrazione di come vi sia un consistente numero di Paesi – specie del cosiddetto “Sud Globale” – riluttanti a seguire il blocco occidentale sulla linea di massima pressione a Mosca. Non banale la contemporanea presenza al summit del Segretario di Stato americano Blinken; a debita distanza, dal suo omologo russo. Nessun saluto fra i due, a favore di telecamera; quanto all'eventuale dietro le quinte solo speculazioni. Vari analisti sostengono come Washington attenda la conclusione della controffensiva di Kiev, prima di spendersi per un negoziato; auspicando guadagni territoriali che permettano al Paese aggredito di giungere al tavolo da una posizione di forza. Dal Pentagono intanto la conferma della consegna di cluster bombs alle forze ucraine. Decisione dall'alto costo politico, vista la fama sinistra che accompagna queste armi; la cui fornitura parrebbe prova indiretta delle difficoltà registrate in queste settimane sui vari fronti. Nei bollettini di Kiev si parla di progressi nella direzione di Bakhmut; ma in altri settori sarebbero addirittura i russi ad avere l'iniziativa. Ed è su questa apparente impasse che gioca la comunicazione del Cremlino, con messaggi neppure troppo velati all'Occidente. I soldati ucraini spesso si rifiutano di salire sui Leopard, ha dichiarato Putin; sostenendo come questi carri siano per le forze russe un obiettivo prioritario, e che brucino come gli altri. A suo avviso anche le forniture di missili a lunga gittata – quanto di più concreto sia stato deciso a Vilnius -, avrebbero un impatto limitato sullo svolgimento delle operazioni. Battaglia della propaganda in pieno svolgimento, insomma. E nebbia di guerra sul futuro della Wagner, dopo l'ammutinamento. L'impressione è che il Cremlino non intenda privarsi della capacità operativa di questi mercenari. Putin ha infatti parlato della volontà di prendere in considerazione la questione dello status giuridico delle compagnie private di contractors. I vertici militari americani, dal canto loro, ritengono che in questa fase i combattenti della Wagner non partecipino “in misura significativa” alle operazioni in corso in Ucraina.





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