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Alleanza Popolare propone il suo modello di modifica del mercato del lavoro

27 mag 2010
Flessibilità e Sicurezza: questi i due pilastri su cui deve poggiare la riforma del mercato del lavoro secondo Alleanza Popolare. Il documento elaborato dall’apposito gruppo di lavoro, getta le basi per un intervento radicale che sappia trasformare uno dei punti di maggiore competitività di un sistema economico. Sulla scorta dei modelli adottati dai paesi nord europei, AP pensa di declinare sul territorio della Repubblica lo schema della Flex Security, convinta che da qui possa derivare una interessante ripresa economica. Le aziende – spiega il coordinatore, Alberto Selva – non avranno più il timore di assumere, i lavoratori potranno contare su adeguate tutele e un mercato del lavoro vivace e dinamico. Due i punti: la flessibilità e la sicurezza. Nel primo caso alle aziende viene consentito di muoversi con maggiore autonomia, in pratica – spiega il Consigliare Andrea Zafferani – di licenziare liberamente per motivi organizzativi e di mercato. Questo dovrà prevedere però adeguati ammortizzatori sociali capaci di proteggere il lavoratore in cerca di nuova occupazione. Fondamentale, in questo modello, la formazione. Il progetto di Ap prevede l’estensione della cassa integrazione anche alla Pubblica Amministrazione, insieme ad altri istituti tipici del lavoro privato, e l’introduzione di logiche aziendali nella gestione del personale pubblico. Per l’occupazione preferenza e salvaguardia per i lavoratori sammarinesi e residenti, in caso di licenziamento – propone AP – prima i frontalieri. “Non è una crociata contro i lavoratori forensi, – spiega Selva – ma una richiesta di maggiore attenzione verso il lavoro interno”. Infine l’Ufficio del lavoro, che deve essere l’unico ente a concedere i nulla osta, ma che andrebbe affiancato dalle agenzia private di collocamento.

Sergio Barducci

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