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Alleanze: la posizione dei partiti dopo gli incontri con il PDCS

Contenuti e obiettivi, guardando all'Accordo UE

di Monica Fabbri
29 feb 2024
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Il momento è delicato, c'è da decidere la data delle elezioni, ragionare su contenuti e modalità su cui impostare la prossima legislatura, capire con chi stringere alleanze e come presentarsi alla tornata elettorale. Al momento sono due le possibili date del voto: 26 maggio o 9 giugno, giornata delle elezioni europee.

Poi, naturalmente, c'è la questione delle alleanze. Tema non di poco conto alla luce dell'avvicinamento a Bruxelles, passaggio cruciale che richiede un Governo forte nei numeri e con un'idea di paese condivisa. Ecco quindi che già emerge chi non sarà della partita: sono note a tutti le perplessità di Demos.

Chi non nasconde la propria robusta visione europeista è invece il Psd, che fedele al progetto riformista e al rafforzamento con Libera e PS, guarda alla DC come possibile alleato anche nella prossima legislatura. Non a caso nella serata con il Presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, incentrata sulla cooperazione nell'orizzonte europeo, era presente in veste di relatore anche il Segretario alle Finanze Marco Gatti.

Punta alla stabilità politica anche Libera, che ha consolidato il rapporto con il PS e annunciato che si presenterà alle urne con il Psd, rimarcando al contempo l'importanza di un Governo unitario viste le sfide dell'Accordo Ue, che – sottolinea Matteo Ciacci - va condiviso con la cittadinanza in maniera capillare e nel più breve tempo possibile.

Richiesta avanzata anche da Rete, che alle prossime elezioni correrà da sola e definisce l'incontro con la Dc “interlocutorio”, rimarcando l'assenza di chiarezza su data delle elezioni e sulle tappe del negoziato. Ad oggi – dice Emanuele Santi – non sappiamo se l'Accordo verrà firmato prima o dopo il voto, e se la ratifica lo farà questo o il prossimo Consiglio. Solleva poi il tema giustizia, dicendosi preoccupato dal ritorno di personaggi del passato che – accusa - godono ancora di credito in alcuni partiti.

Potrebbe correre da solo anche Domani Motus Liberi: “al momento è un'opzione, ma sicuramente non chiudiamo la porta a nessuno”, afferma Lorenzo Forcellini Reffi. “Le possibili alleanze – aggiunge – le valuteremo sulla concretezza dei temi. La priorità – spiega – restano i contenuti”.

Significativo l'incontro del Pdcs con RF, incontro che ha riaperto un dialogo sulle possibili alleanze che mancava da ben 8 anni. C'è chi, guardando al futuro, apre alla prospettiva di un avvicinamento delle aree cattolico e liberale. In riferimento alla prossima tornata elettorale, Rf si focalizza sui temi, ritenendo – come sottolinea Andrea Zafferani - che si debba partire da lì per costruire alleanze e Governi.

Dialogo consolidato, invece, tra la Dc e Alleanza Riformista, che lavorano in sinergia sia sulla conclusione della legislatura che su prospettive comuni.

Al di là dei programmi sarà interessante capire come le varie liste e partiti si presenteranno al voto.





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