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Berlusconi tenta un'ulteriore mediazione sulla Libia con la Lega. Ma nel Pdl l’accordo non c’è

2 mag 2011
Berlusconi tenta un'ulteriore mediazione sulla Libia con la Lega. Ma nel Pdl l’accordo non c’è
Berlusconi tenta un'ulteriore mediazione sulla Libia con la Lega. Ma nel Pdl l’accordo non c’è
Giornate cruciali per la tenuta della maggioranza che sostiene il governo Berlusconi sull’intervento militare in Libia. Mentre riprendono gli sbarchi di immigrati a Lampedusa, continuano gli attacchi a Misurata delle truppe di Gheddafi, che ha minacciato di portare il conflitto dalla sua terra in Italia.
Berlusconi in serata potrebbe incontrare a Milano Bossi per un’ulteriore mediazione. Prima delle dichiarazioni spontanee al processo Mediatrade il premier ha aperto alla Lega in vista delle mozioni il cui esame inizierà domani alla Camera.
Bossi aveva detto che non votare la sua mozione vuol dire “far saltare il governo”. Ma sul testo del Carroccio potrebbe convergere anche il resto della maggioranza. Stamani si è svolto un vertice del Pdl a Palazzo Chigi con il sottosegretario Letta. E Berlusconi ritiene che “la mozione della Lega possa essere condivisa. “Non credo - ha detto - che ci saranno difficoltà per il governo” al momento del voto. Tuttavia, il Pdl non è d’accordo sulla richiesta leghista di un termine preciso per la missione in Libia. La mediazione proposta dal Pdl potrebbe consistere nella convocazione periodica del Parlamento per valutare lo stato della missione e confermare la linea del governo.
Intanto, nel dibattito interviene il Quirinale. Napolitano smentisce pressioni sul segretario del Pd Pierluigi Bersani a proposito della posizione del partito; e ricorda che “la responsabilità sulle decisioni tocca esclusivamente a governo e Parlamento”.
E l’opposizione resta divisa. Il Pd non voterà la mozione di Di Pietro che dice no ai bombardamenti. E l’ex Pm bolla i democratici come “un partner non affidabile”.

Da Roma Francesco Bongarrà

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