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Bilancio 2023: i commenti di Rete, RF, NPR e Gruppo Misto

Una montagna di emendamenti. Week end di analisi e lunedì alle 15 comincia il voto in aula della finanziaria

di Luca Salvatori
17 dic 2022

Una montagna di emendamenti oltre a quelli di Libera, finalizzati in gran parte a dilatare i tempi per evitare che il comma sul Des, che segue quello sul bilancio, possa essere aperto entro la sessione di fine anno. Nel dibattito generale le minoranze hanno manifestato aperto dissenso rispetto all'impianto della manovra mentre la maggioranza, sia pure con posizioni non sempre perfettamente allineate tra i partiti che la compongono, ha espresso sostanziale sostegno. “Ci sono delle buone prospettive perché – commenta il Segretario di Rete Emanuele Santi i dati sulle imprese dimostrano che l'economia ha retto l'impatto post-covid. Ora ci sono nuove sfide. La prima è quella del rinnovo del debito, con un giusto mix tra esterno e interno, nell'ottica di diminuire l'importo degli interessi. L'altra grande sfida è il pareggio di bilancio che vorremmo cercare di raggiungere nel 2023 con le entrate derivanti dalla riforma dell'Igr”.

Ancora una volta – dichiara Andrea Zafferani di Repubblica Futuraè un bilancio di debiti e nessuna scelta. Ci saranno 60 milioni in più di debito, oltre al rinnovo del precedente. Dal Governo nessuna scelta invece sui temi caldi per il paese come sviluppo, welfare, costo della vita, energia. Noi proveremo a proporre emendamenti su questi argomenti, per dare una visione diversa delle cose ed essere concreti ma ad oggi la finanziaria è totalmente insufficiente”. “Una legge di bilancio che – afferma Gerardo Giovagnoli di Nprtrae le mosse da una stabilizzazione delle condizioni economiche del paese degli ultimi mesi. C'è la quasi piena occupazione e mostriamo all'esterno un paese coi conti a posto e che funziona dal punto di vista dell'economia reale. E' un ottimo biglietto da visita per il vero obiettivo del 2023 che è l'accordo di associazione all'Ue che si deve concludere entro questi stessi giorni, dell'anno prossimo”.

Denise Bronzetti chiarisce che i componenti del “Gruppo Misto” non han preso parte al dibattito generale perché si è svolto senza contezza degli emendamenti, ma solo sulla base del testo tecnico della prima lettura. “Spiace – prosegue - il continuo rinvio alla decretazione che conferma un gap da recuperare nell'equilibrio tra potere esecutivo e legislativo che evidenziamo da tempo. Sui singoli articoli – conclude - ciascuno componente del gruppo misto, che sia di maggioranza o opposizione, valuterà di volta in volta”.





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