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Cardiologia e fuga dei medici, botta e risposta fra Segreteria alla Sanità, Pdcs e Partito Socialista

30 giu 2019
Ospedale di Stato San Marino
Ospedale di Stato San Marino

La Segreteria alla Sanità replica al Pdcs che, facendo propria una lettera dei medici del pronto soccorso, nei giorni scorsi aveva puntato il dito sulle criticità del reparto di cardiologia. Problemi, scrive il Segretario Santi, nati dalla legislatura precedente dopo l'uscita di scena del primario Liano Marinelli. “Questo governo – puntualizza - con la legge sulla dirigenza medica è riuscito a tamponare se non a invertire l'emorragia di personale sanitario”. Franco Santi ribadisce che da luglio la cardiologia garantirà tutti i giorni, festivi compresi, non la semplice reperibilità, ma la presenza di almeno un cardiologo. Inoltre tramite consulti telematici con la terapia intensiva cardiologica dell'ospedale di Rimini, l'assistenza in caso di infarto seguirà i migliori standard.

Nella bagarre entra anche il Partito Socialista che definisce “imbarazzante” la nota della Segreteria alla Sanità. “Affermare che con la legge sulla dirigenza medica si sono risolti i problemi sulla sanità – si legge - significa non solo prendere in giro i sammarinesi, ma soprattutto non avere coscienza dello stato attuale della situazione”. Sotto la lente del Ps le liste di attesa e i servizi, come la cardiologia, appaltati fuori territorio. Non permetteremo – conclude - che la sanità sammarinese, fiore all'occhiello della nostra società, venga smantellata.


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