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Cds, Tonnini: "Quando le istituzioni vengono colpite è una ferita grave, ma è importante come ci si prende cura della ferita"

22 mar 2022
Cds, Tonnini: "Quando le istituzioni vengono colpite è una ferita grave, ma è importante come ci si prende cura della ferita"

Le presunte molestie da parte di un Capitano Reggente sono state al centro della conferenza stampa settimanale del Congresso di Stato. Il Segretario agli Interni, Elena Tonnini, ha esordito sottolineando che sulla vicenda dovrà essere fatta chiarezza nelle sedi e nei momenti opportuni. La Tonnini ha espresso vicinanza e preoccupazione verso tutte le donne vittime di molestia e, come Stato, ricorda le azioni messe in campo contro azioni di questo tipo come la convenzione ILO, l'app Tecum e il lavoro incessante dell'Authority per le pari opportunità.
Tonnini puntualizza che, rispetto al coinvolgimento di uomini legati alle istituzioni in queste vicende, porta alla luce il pregiudizio che siano legate a determinate fasce di età o istruzione, ma siano trasversali. Ogni volta che le istituzioni vengono colpite è una ferita grave – continua Il Segretario agli Interni – ma è molto importante come ci si prende cura di questa ferita: se come Paese saremo capaci di non essere omertosi, tutelando tutte le persone coinvolte, avremo assolto al nostro compito.


Dal Responsabile agli Interni Tonnini la puntualizzazione che "l'Istituto della Reggenza è regolamentato da una legge costituzionale secondo la quale i Capitani Reggenti non sono perseguibili durante il loro mandato: dovranno rispondere al termine dei sei mesi delle azioni compiute. Questo non significa mettere in sordina la verità, ma che potranno parlare solo alla fine del loro mandato". "Ogni accusa mossa durante il mandato semestrale – sottolinea - non colpisce o condanna l'atto in sé, ma la Reggenza in quanto istituto: la norma serve per tutelare il prestigio dell'Istituto senza rinunciare a fare giustizia.
La pubblicazione, a mandato in corso, di elementi di accusa pone due ordini di problemi, conclude Elena Tonnini: da una parte il Reggente non può rispondere fornendo la sua versione dei fatti, dall'altra non viene coinvolta la persona ma l'Istituto in sé. La Reggenza è a più alta carica dello Stato: serve quindi un comportamento adeguato sia da parte di chi la ricopre, sia da parte di chi ne parla: sarebbe preoccupante se venisse sdoganata l'idea che si possano attaccare i Capi di Stato a mandato in corso.


Di stesso avviso il Segretario Massimo Andrea Ugolini che precisa che l'autorità giudiziaria con gli esposti presentati procederà come previsto dalla legge. Nessuno vuole mettere nel cassetto, qualora sia accaduto veramente il fatto, però richiediamo rispetto del Paese e della più alta carica: la differenza la fanno sempre le persone. "il Congresso deve tutelare l'onorabilità delle istituzioni – fa eco il Segretario Teodoro Lonfernini. I membri di governo parlano anche dell'approvazione del Codice di condotta ieri da parte dell'Aula Consiliare. “Le persone possono sbagliare ma la differenza la fa come si risponde agli errori – dice Tonnini. - La riposta al Greco in questo caso è di tipo corale. Alle raccomandazioni arriva una risposta da parte dell'intero arco consiliare. Si tratta di uno strumento flessibile che potrà essere implementato di volta in volta. Ugolini sottolinea che è stato approvato anche un codice etico per magistrati. Lonfernini conclude sottolineando che il codice di condotta è la risposta migliore al di là degli elementi di chiarezza che ognuno dovrà portare nelle sedi opportune.





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