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Cerimonia 1 ottobre: il discorso del Nunzio Apostolico e della Reggenza eletta

1 ott 2006
I corpi militari schierati sul Pianello
I corpi militari schierati sul Pianello
Si è aperta attorno alle 10 del mattino la cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti per il semestre 1 ottobre 2006 – 1 aprile 2007. Dopo la presentazione del corpo diplomatico e consolare a Palazzo Valloni, è il Decano, Monsignor Paolo Romeo, a pronunciare il discorso davanti ai Capitani Reggenti eletti, Antonio Carattoni e Roberto Giorgetti. Il riferimento del Nunzio Apostolico è ai fatti dell’attualità, ai conflitti religiosi e alle guerre in corso nel pianeta – in particolare, la situazione libanese - con il richiamo al dialogo tra culture come presupposto per la pace.
Sono poi stati i Capitani reggenti eletti a prendere la parola: “Il diritto internazionale deve essere il criterio di relazioni internazionali tra stati e con le organizzazioni internazionale. Rispetto dei patti e dei trattati internazionali e il loro adeguamento”. La Reggenza cita, a riguardo, gli accordi sul lavoro transfontaliero e richiama al rispetto dei diritti di tali lavoratori. Poi i doveri morali: il rispetto dei diritti dell’uomo, così come definiti nella Convenzione Europea del 1949, con il ruolo che la Repubblica sta per assumere: la presidenza di turno del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, per la seconda volta dalla nascita dell'organismo. Un compito prestigioso, che vedrà la Repubblica impegnata alla valorizzazione del dialogo interculturale e interreligioso, per il sostegno della cooperazione tra popoli. "Diritti storici, che lo sviluppo culturale dei nostri tempi, deve radicare come fondamentali: libertà religiosa e diritti civili, diritto di voto e oggi, anche nuovi diritti, quali quello alla qualità ambientale e delle pari opportunità". La Reggenza si impegna, poi, per il 2007, ad attuare un programma per la valorizzazione dei diritti dei disabili, in linea con le recenti risoluzioni dell’ONU.
E’ poi Roberto Giorgetti a fare una ricognizione sulle nuove dinamiche che reggono le relazioni tra stati e le sfide che ci attendono nel terzo Millennio, richiamando il ruolo di un piccolo stato indipendente, da sempre ispirato ai valori della democrazia, libertà, dialogo e giustizia nei rapporti tra individui. “E’ necessario un impegno costante per la convivenza” – dice ed esprime compiacimento per il ruolo di San Marino, negli anni, a sostegno dei diritti e alla promozione della solidarietà. Cita le organizzazioni di volontariato sammarinesi, impegnandosi ad un maggior sostegno delle iniziative da loro promosse. In testa sta la tutela dell’ambiente, ribadisce Giorgetti, particolarmente cara a un piccolo paese come San Marino e presupposto per il miglioramento della qualità della vita.
Poi la stabilità politica, la credibilità e la trasparenza nei rapporti tra stato e cittadini, esprimendo soddisfazione per l’avvio dell’iter parlamentare per l’approvazione della elettorale. Auspica, infine, una rinnovata capacità di sostenere le competenze professionali e le iniziative imprenditoriali, consolidando la collaborazione economica con gli altri stati, a partire dall’Italia.

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