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Giochi: Dc e Nps rinfocolano le accuse per la scelta della Cogetech

4 mag 2007
Il Governo perde le staffe ma gli interrogativi restano. Il Partito Democratico Cristiano torna sulla questione dei giochi rinnovando le accuse per la scelta della Cogetech come partner privato.
"L’azienda – afferma la DC – ha fatto dietro front dopo che l’atto costitutivo era stato deliberato. Può questo sollevare il Governo dalle gravi responsabilità - si chiede - e si può continuare a chiamare trasparenza l’arroganza con cui si è sottratto al confronto e ha deciso di mantenere la sala di Rovereta quando il Consiglio Grande e Generale aveva stabilito fosse sede provvisoria fino al 31 gennaio? E ancora – aggiunge il PDCS – si può far credere di condividere la preoccupazione contro le conseguenze negative del gioco e aver previsto, nel contempo, la moltiplicazione delle sale?"
Quesiti ai quali si aggiungono quelli del Nuovo Partito Socialista, che rinnova le critiche di una gestione superficiale della questione.
"Non c’è stata alcuna trasparenza nell’operato del Governo - scrive NPS - e le reazioni impacciate e scomposte dei maggiori responsabili istituzionali lo dimostrano ampiamente. Se il Governo – conclude – avesse accettato il dibattito qualche mese addietro, forse oggi non si troverebbe in questa imbarazzante situazione e si sarebbe risparmiata una brutta figura al nostro paese".

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