In Italia torna il ciclone Berlusconi: mette in crisi da cima a fondo l’agenda di Monti

Mentre prosegue il pressing di governo e sindacati su Marchionne perché Fiat onori i propri impegni con l’Italia, e i mercati tornano a soffrire, torna il “ciclone” Berlusconi. In un’intervista che ne lascia presagire una discesa in campo che i suoi reclamano e che Berlusconi subordina al tipo di legge elettorale con cui si tornerà alle urne, il Cavaliere mette in crisi da cima a fondo l’agenda Monti. La promessa di abolire l’Imu se tornerà a Palazzo Chigi e la stroncatura al Fiscal compact, che pure i parlamentari del Pdl hanno votato, rappresenta linfa per il partito, sconvolto dal caso Lazio, con la sopravvivenza della Giunta Polverini messa a dura prova dalle indagini sulle spese allegre del capogruppo consiliare in Regione. Se Confindustria chiede di non scadere nel populismo, il Pdl plaude alle promesse di Berlusconi, soprattutto a quelle sull’eliminazione dell’Imu sulla prima casa. Promesse che vengono lette come un suo sostanziale ritorno alla politica attiva dopo mesi di distacco. Mentre la signora Merkel resta fredda su un’ipotesi di ritorno di Berlusconi, sono ovviamente duri i commenti delle altre forze politiche. Il Pd parla di “promesse false ed incubi veri”, mentre l’Italia dei Valori dice basta alle false promesse ed a bluff di cui l’Italia oggi ha tutt’altro che bisogno.
E alla vigilia della Capigruppo del Senato che dovrebbe segnare il timing per la legge elettorale, che secondo Alfano sarà varata a Palazzo Madama entro la prima decade di ottobre, nel Pd continua la corsa alle primarie. Mentre Renzi incassa il “sostegno nemico” di Berlusconi, arrivano le candidature di Civati e del socialista Spini, mentre Vendola è attendista: scioglierà la riserva solo a fine mese.

Da Roma Francesco Bongarrà