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Manovra economica: vertice tra Monti e i presidenti di Camera e Senato

7 dic 2011
Manovra economica: vertice tra Monti e i presidenti di Camera e Senato
Manovra economica: vertice tra Monti e i presidenti di Camera e Senato
Mario Monti è convinto che gli italiani capiranno i sacrifici per vincere la crisi e cerca di assicurarsi il via libera del Parlamento alla sua manovra entro Natale. Il presidente del Consiglio partecipa ad un vertice con i presidenti di Camera e Senato per fare il punto sui tempi di esame del decreto, di cui oggi, con le audizioni delle categorie produttive, è partito in commissione l’esame a Montecitorio.
Il testo passerà in Aula all’inizio della prossima settimana. Il Pd garantisce tempi certi e la “massima velocità” per approvare la manovra, assicurando che “non ci sarà l'assalto alla diligenza” con una montagna di emendamenti. Tuttavia, il partito di Bersani propone “alcune correzioni mirate”, così come l’estrema sinistra e l’Idv. Modifiche che però non è detto che il governo accetti malgrado le proteste dei sindacati, che confermano per lunedì uno sciopero del pubblico impiego. Per il premier il limite invalicabile restano i saldi, che non si toccano. Un esempio per tutti è la riforma delle
pensioni: in commissione si lavora per modificare la proposta del governo mitigandone l’effetto sulle minime, ma non saranno ammessi sforamenti. E mentre dalla prossima settimana i parlamentari dovranno dire addio alle “baby pensioni d’oro”, i partiti si dividono sull’opportunità di far pagare l’Ici anche sugli immobili della Chiesa, che oggi ne sono esenti. Intanto il Pdl, con Berlusconi impegnato nel congresso del Ppe a Marsiglia, apre sulla riforma della legge elettorale. “Siamo aperti al confronto, ma fermi nella difesa del bipolarismo”, ammonisce Gasparri che conferma contatti in corso con il Pd sullo spinoso tema.

Da Roma Francesco Bongarrà

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