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PSD: 'Serve una carta costituzionale'

14 apr 2006
PSD: 'Serve una carta costituzionale'
Il Partito dei Socialisti e Democratici mette l’accento sulle riforme istituzionali e sull’ammodernamento della pubblica amministrazione. Il recente intervento di aggiornamento istituzionale non lo ritiene esaustivo e considera il primo impegno di legislatura un confronto approfondito su questo tema. 'Serve – dichiara – una vera e propria carta costituzionale scritta, da definire con il contributo di tutti e da sottoporre, successivamente, al giudizio degli elettori attraverso una consultazione referendaria perché le regole – afferma il presidente, Giuseppe Morganti – devono essere condivise da tutti”. E per garantire il miglior funzionamento dell’attività parlamentare e il rispetto dei rispettivi ruoli, il PSD pensa ad uno “statuto delle opposizioni”, per assicurare una efficace azione di controllo. Un cenno anche alla mancata adozione della proposta di riforma della legge elettorale. “Per quel che ci riguarda – spiega Antonello Bacciocchi – noi ci comportiamo come se la nuova legge fosse stata già adottata: ricerchiamo cioè le convergenze e le affinità con quella parte che ha intenzione di condividere progetti e programmi”. “Per questo – gli fa eco il Segretario, Mauro Chiaruzzi – stiamo incontrando le forze politiche, in un dialogo che registra numerose e significative convergenze sui temi a noi più cari, come ad esempio il rapporto con l’Unione Europea”. Ma per il PSD una delle questioni calde della prossima legislatura deve essere e sarà la riforma della pubblica amministrazione. 'Solo con un sistema pubblico efficiente – dichiarano – possiamo pensare di ammodernare il paese'. Un intervento che deve prendere le mosse da quanto avvenuto nella sanità: 'si devono separare gli aspetti politici da quelli gestionali, troppe volte la politica ha voluto determinare anche le scelte tecnico-organizzative nella pubblica amministrazione. Nella sanità – aggiungono – abbiamo introdotto una separazione netta ed è quello il modello da seguir per garantire la migliore funzionalità'. 'L’amministrazione pubblica – afferma Morganti – è stata fino ad ora tenuta in uno stato di sotto-produttività rispetto alle sue reali potenzialità. Vogliamo diventi un supporto importante per il settore privato. Cambiare la PA e riformare le istituzioni è un passaggio fondamentale se vogliamo un riposizionamento di San Marino in Europa'. Infine una considerazione strettamente politica: 'Guardiamo con grande interesse alla cosiddetta società civile e quindi a quei movimenti che in questi ultimi tempi si sono manifestati. Con Casa delle Identità e Unione Forze Repubblicane – spiega Chiaruzzi – abbiamo già raggiunto intese, con 'Mio Voto' e 'Noi Sammarinesi' intendiamo aprire un dialogo'.

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