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Stallo in aula: maggioranza e opposizione trattano per superare l'impasse

Nodo della discordia la tempistica sull'entrata in vigore delle residenze fiscali non domiciliate

di Luca Salvatori
11 set 2023
Consiglio Grande e Generale San Marino
Consiglio Grande e Generale San Marino

È la terza sessione, quella cominciata questa mattina, con al centro l'assestamento di bilancio. L'aula, né a luglio, né in agosto, è infatti riuscita ad approvare il provvedimento, incagliandosi nell'esame dei tanti emendamenti, a causa degli articoli 10 e 11, sulle residenze fiscali non domiciliate, aspramente contrastate dalle opposizioni. Entrambi gli articoli sono già stati approvati e il Segretario alle Finanze Marco Gatti, per superare l'impasse, si è detto disponibile a posticipare l'entrata in vigore al 1° gennaio 2024 ed anche all'emanazione di un decreto delegato per una revisione di tutti i modelli di residenza atipica.

La proposta tuttavia non soddisfa l'opposizione che, compatta, continua a chiedere il superamento delle residenze fiscali non domiciliate e una legge vera e propria che vada a regolamentare tutte le tipologie di residenze atipiche, una volta concluso l'Accordo di Associazione con l'Unione Europea. Sia in mattinata che nel pomeriggio delegazioni di maggioranza e opposizione si sono riunite fuori dall'aula consigliare per cercare di limare le distanze e trovare un'intesa a utile a snellire i tempi.

Da entrambe le parti, durante il comma comunicazioni, si sono rimpallati richiami alla responsabilità e poco dopo le 18 la Reggenza ha comunicato la sospensione anticipata dei lavori pomeridiani e la ripresa alle 21. Nel frattempo si continuerà a trattare fuori dall'aula e l'accordo sembra a portata di mano sulla base di una entrata in vigore delle residenze fiscali non domiciliate il 1° gennaio 2024 ma con l'accettazione delle domande solo dopo il 31 marzo.






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