Due paesi lontani, geograficamente, per dimensioni territoriali, per cultura. Eppure San Marino e Cina sono sempre più vicini, da quando, alla fine degli anni ’60 si avviarono i primi contatti, poi le relazioni diplomatiche aperte ufficialmente nel 1971.
Da allora, sempre più intensi i rapporti negli ambiti politico, culturale ed economico, turistico e sanitario, con collaborazioni che si sono spinte fino al settore del volontariato e degli enti benefici.
Grande impulso agli scambi e al consolidamento dell’amicizia con il colosso orientale viene dalla nascita della associazione San Marino-Cina nel 1988. Poi è la Camera di Commercio ad iniziare a guardare alla terra più popolosa del mondo non più solo come grande produttore, ma anche come mercato di possibile espansione per le imprese sammarinesi: 1 miliardo e 300 milioni di potenziali consumatori in un paese che cresce a tassi impressionanti: 1300 miliardi di dollari di PIL al +10% annuo, esportazioni a +30%, importazioni a +15%. Le relazioni proseguono attraverso viaggi e visite.
Nel’ottobre 2005 è a San Marino una delegazione del dipartimento del commercio estero e della cooperazione economica della municipalità di Shaoxing, per siglare l’intesa con la Camera di Commercio. Un anno fa è il direttore dell’ente, Massimo Ghiotti, a compiere una missione ricognitiva per verificare le tipologie societarie previste nell’ordinamento cinese e come opera la ‘free trade zone’: agevolata cioè sull’IVA e sulla tassazione degli utili.
Già aperto un ufficio di rappresentanza dell’Associazione San Marino Cina, anche la Camera di Commercio avrà a breve la sua succursale estera a Shanghai e a San Marino già fornisce consulenza agli imprenditori interessati al mercato asiatico.
Scambio di visite anche tra i responsabili degli enti del turismo e segreteria di stato per definire intese in ambito culturale e sportivo, nonché in programma la partecipazione di San Marino all’Expo di Shanghai 2010.
Lo scorso giugno il Congresso di stato approva un progetto per il rafforzamento dei rapporti e delle relazioni commerciali sulla base di principi di uguaglianza e di vantaggi reciproci, preliminare all’accordo di Commercio e Cooperazione Economica che si firmerà domani.
Da allora, sempre più intensi i rapporti negli ambiti politico, culturale ed economico, turistico e sanitario, con collaborazioni che si sono spinte fino al settore del volontariato e degli enti benefici.
Grande impulso agli scambi e al consolidamento dell’amicizia con il colosso orientale viene dalla nascita della associazione San Marino-Cina nel 1988. Poi è la Camera di Commercio ad iniziare a guardare alla terra più popolosa del mondo non più solo come grande produttore, ma anche come mercato di possibile espansione per le imprese sammarinesi: 1 miliardo e 300 milioni di potenziali consumatori in un paese che cresce a tassi impressionanti: 1300 miliardi di dollari di PIL al +10% annuo, esportazioni a +30%, importazioni a +15%. Le relazioni proseguono attraverso viaggi e visite.
Nel’ottobre 2005 è a San Marino una delegazione del dipartimento del commercio estero e della cooperazione economica della municipalità di Shaoxing, per siglare l’intesa con la Camera di Commercio. Un anno fa è il direttore dell’ente, Massimo Ghiotti, a compiere una missione ricognitiva per verificare le tipologie societarie previste nell’ordinamento cinese e come opera la ‘free trade zone’: agevolata cioè sull’IVA e sulla tassazione degli utili.
Già aperto un ufficio di rappresentanza dell’Associazione San Marino Cina, anche la Camera di Commercio avrà a breve la sua succursale estera a Shanghai e a San Marino già fornisce consulenza agli imprenditori interessati al mercato asiatico.
Scambio di visite anche tra i responsabili degli enti del turismo e segreteria di stato per definire intese in ambito culturale e sportivo, nonché in programma la partecipazione di San Marino all’Expo di Shanghai 2010.
Lo scorso giugno il Congresso di stato approva un progetto per il rafforzamento dei rapporti e delle relazioni commerciali sulla base di principi di uguaglianza e di vantaggi reciproci, preliminare all’accordo di Commercio e Cooperazione Economica che si firmerà domani.
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