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Via libera del Congresso di stato al programma economico 2008

25 giu 2007
Palazzo pubblico
Palazzo pubblico
Si appresta a prendere forma il programma economico 2008 del Governo. Il Segretario di Stato alle finanze, Stefano Macina, ha ricevuto il mandato dai colleghi del Congresso di Stato, per avviare il confronto con le categorie economiche e le forze sociali.
Un dialogo che si aprirà già dalla prossima settimana: in calendario incontri il 4 e il 5 luglio, prima con i sindacati e poi con le associazioni di categoria.
Quella che il responsabile delle politiche economiche ha illustrato è una relazione corposa che prende in esame i numerosi aspetti del sistema sammarinese, senza tralasciare di valutare gli indicatori macroeconomici internazionali. La Repubblica cioè inserita nel quadro complessivo dei mercati.
Il documento affronta i temi legati alle linee di politica economica, la riforma del bilancio dello Stato e della pubblica amministrazione, le relazioni economiche internazionali, la promozione del sistema paese. Una riflessione che spazia dall’accordo di cooperazione economica con l’Italia alla tanto discussa riforma previdenziale, per la quale si riconosce la necessità di interventi a breve termine. Non mancano riferimenti a quei passaggi sottolineati recentemente dal forum dello Studio Ambrosetti, fino alle prime indicazioni della società americana Mc Kinsey, che sta analizzando il sistema sammarinese.
“Per incrementare sviluppo e competitività - spiega il segretario Macina - il nostro Paese ha la necessità di differenziarsi individuando i settori di intervento e investendo sul loro sviluppo. L’obiettivo prioritario è l’apertura di nuove opportunità di sviluppo in un regime di forte collaborazione fra i soggetti economici e sociali”.
Si punta principalmente sui settori finanziario, industriale, commerciale, turistico, culturale, sul potenziamento e lo sviluppo dell’Università, la creazione di un Polo tecnologico. L’imperativo è “innovazione “, accompagnato da una decisa opera di promozione e da incentivi, anche sul fronte fiscale.
La prima bozza del documento contiene anche riferimenti alle politiche del lavoro e a quelle sociali, ma anche alla crisi che sta attraversando la struttura ospedaliera e ai relativi indirizzi per un rilancio. Per il patrimonio dello Stato e la sua gestione si pensa ad una immobiliare pubblica, come pure ad una holdig finanziaria che sappia amministrare le partecipazioni dello Stato, come quelle nell’aeroporto di Rimini-San Marino, ad esempio, o nella Convention bureau o nella Camera di commercio e nelle società di gestione dei giochi, solo per citarne alcune.
Infine la questione degli investimenti per opere pubbliche, la viabilità, le infrastrutture. Un capitolo a parte è dedicato infatti agli interventi a medio e lungo termine per migliorare diversi aspetti in attesa di risposte.

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