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Cantare sotto la doccia, perché lo facciamo?

Finalmente svelato l'arcano motivo per il quale il piatto della doccia diventa il palco di un nostro concerto

di Mirco Zani
4 giu 2019
Cantare sotto la doccia, perché lo facciamo?

Partiamo col dire che è un vero toccasana per la nostra "psiche" già messa a dura prova dalle vicissitudini quotidiane, poi è un ottima arma per combattere la nostra timidezza. Il rumore dell’acqua, infatti, viene percepito come una sorta di “sottofondo sonoro" che pare favorire i gorgheggi. L'ambiente del box doccia, grazie alla sue superfici ci regala la sensazione di essere più intonati. E' accertato che le onde sonore rimbalzando sulle pareti lisce si amplificano facendo sembrare la nostra voce più profonda e potente di quello che è in realtà, questo spiega anche perché una volta fuori la stessa canzone ci limitiamo a fischiettarla.

Cantare sotto la doccia crea buon umore infatti, allo stesso modo della musica, stimola il cervello a rilascia dopamina (un neurotrasmettitore che ha effetti positivi sull'umore). Negli ultimi tempi studi più approfonditi hanno fatto emergere che dopo una performance canora di appena tre minuti il "cortisolo", (ormone spesso associato allo stress), allinea i suoi livelli verso il basso e la pressione sanguigna li segue abbassandosi anch'essa, ma non solo, respirazione e frequenza del battito cardiaco si sincronizzano.

Ancora una volta il vecchio adagio "canta che ti passa" non era poi così lontano dalla realtà, dalla doccia si esce più puliti, rilassati, intonati e pronti per affrontare la nostra giornata.












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