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Diamond League, a Londra ennesimo trionfo di Mo Farah

10 lug 2017
Il trionfo di Mo Farah
Il trionfo di Mo Farah
Gli Anniversary Games di Londra lasciano per ultimi i 3mila metri uomini per permettere all'idolo di casa Mo Farah di chiudere il meeting con un oro targato GB. E il pluri-dorato olimpico risponde presente, imponendosi sullo spagnolo Mechaal – campione europeo indoor di specialità – e sul connazionale Butchart, per un podio, almeno sulla carta, tutto del Vecchio Continente. Come suo solito Farah la vince grazie all'allungo finale: avvio tranquillo in fondo al gruppo e infine ultimo giro a tutta birra, con Mechaal che regge in scia fino a 200 metri dal traguardo per poi alzare bandiera bianca. Il britannico di origini somale si lascia alle spalle le accuse di doping di questi giorni e lancia un segnale importante in vista dei Mondiali, che si terranno proprio a Londra tra tre settimane. E nei quali andrà a caccia degli ultimi trionfi in pista, poi, per lui, solo maratona.

Oltre alla celebrazione di Farah la kermesse regala il primato stagionale nei 400 donne, gentilmente offerto da Allyson Felix: 49” 65 il tempo dell'americana, che rivive i fasti dell'oro olimpico 2012 dominando facilmente le compagne di squadra Okolo e Little, per un tripudio a stelle e strisce. Per il resto pochi squilli, anche se nei 100 donne Elaine Thompson e Dafne Shippers danno vita a una battaglia corpo a corpo: nonostante la partenza impacciata prevale la prima, che dopo un inseguimento di 80 metri riesce a mettere 3 centesimi tra sé e l'olandese, con la nigeriana Okagbare-Ighotegounor a completare il podio. Per la giamaicana è 10” 94, tempo ben al di sopra, ma c'è anche lo zampino del vento a sfavore, rispetto a quello dei Trials.

Nulla di eclatante nemmeno nei 100 ostacoli donne, nei quali Kendra Harrison puntava a migliorare il suo record del mondo, fissato in 12” 20. Niente da fare invece: l'americana vince, davanti all'australiana Pearson e alla connazionale Nelvis, ma “solo” in 12”39. E allora un po' di brio al tutto lo dà il lancio del giavellotto in rosa, che vede la detentrice del record del mondo, la ceca Barbora Spotàkova, fissare il nuovo primato del meeting: 68.26 per lei, che mette in riga la croata Kolak, autrice della miglior performance dell'anno, e la slovena Ratej.

RM

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