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Motomondiale: delusioni a Motegi per i piloti sammarinesi

18 set 2005
Poteva essere la domenica dei grandi verdetti, con Valentino Rossi lanciato verso la conquista del settimo titolo iridato e con Alex De Angelis mai cosi competitivo per il primo acuto mondiale. Ed invece nulla, colpa di un errore di Valentino che tampona l’incolpevole Melandri e rimanda almeno di una settimana la festa mondiale. Colpa soprattutto di Lorenzo, che all’ ultimo giro delle 250 ne combina un’ altra delle sue e compromette la splendida gara di Alex De Angelis lanciato verso il podio. Peccato, il pilota spagnolo è stato giustamente squalificato dalla giuria, che lo ha considerato irresponsabile e pericoloso per gli avversari. Incidenti e scivolate hanno caratterizzato anche la gara delle 125, che è stata interrotta a cinque giri dal termine. Lo svizzero Thomas Luthi perde il controllo della moto all’ingresso del rettilineo finale, tutti riescono ad evitare il contatto tranne lo spagnolo Gadea.
Un impatto terribile, ma per fortuna senza conseguenze per i due piloti. La bandiera rossa sancisce la vittoria della Ktm di Mika Kallio, il secondo posto di Thomas Luthi e il terzo di Faubel. Dopo le prove, anche la gara di Motegi ha confermato i progressi di Manuel Poggiali. Per la prima volta nella stagione, il due volte campione del mondo ha lottato per le posizioni di vertice e solo l’interruzione anticipata ha impedito al pilota sammarinese di andare oltre al sesto posto finale. In 250 è arrivata la prima vittoria in carriera per il giapponese Aoyama, mentre Pedrosa sfrutta al meglio la sciagurata manovra di Lorenzo per conquistare un secondo posto, che lo avvicina sempre più al terzo titolo mondiale consecutivo.
Gia detto dell’ errore di Valentino Rossi, il Gran premio del Giappone ha visto ugualmente i piloti italiani protagonisti.
Uno strepitoso Loris Capirossi festeggia nel migliore dei modi il rinnovo del contratto con la Ducati e porta la rossa sul gradino più alto del podio, al termine di un appassionante duello con Max Biaggi. Una vittoria storica per il binomio tutto italiano, perché vincere in casa dei giapponesi, a tutto un altro sapore.

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