La prima stagione agonistica è già in archivio, ma l’attività del Rugby Club San Marino non conosce soste.
In attesa dell’affiliazione al Comitato Olimpico - se ne parlerà mercoledì sera nel Consiglio Nazionale - la squadra sammarinese ha affrontato in amichevole la compagine inglese del Cleethorpes.
Una giornata cominciata nel pieno rispetto della filosofia di questo sport, con le due squadre a passeggio per le vie del centro storico, prima di ritrovarsi sul campo sportivo di Chiesanuova.
Un’amichevole che ha confermato i progressi della rappresentativa bianco-azzurra, capace di tener testa ai quotati avversari, per quasi un’ora di gioco.
A fare la differenza è stata soprattutto la forza fisica e l’esperienza di un club, che da oltre 30 anni pratica lo sport della palla ovale.
Il risultato di 31 a 0, penalizza oltre misura la squadra sammarinese, rimasta in inferiorità numerica nel momento decisivo dell’incontro.
Un test comunque molto importante per la crescita di tutto il movimento rugbistico, che si è chiuso all’insegna dell’amicizia con il classico terzo tempo, un'altra delle sacre tradizioni del gioco del rugby.
In attesa dell’affiliazione al Comitato Olimpico - se ne parlerà mercoledì sera nel Consiglio Nazionale - la squadra sammarinese ha affrontato in amichevole la compagine inglese del Cleethorpes.
Una giornata cominciata nel pieno rispetto della filosofia di questo sport, con le due squadre a passeggio per le vie del centro storico, prima di ritrovarsi sul campo sportivo di Chiesanuova.
Un’amichevole che ha confermato i progressi della rappresentativa bianco-azzurra, capace di tener testa ai quotati avversari, per quasi un’ora di gioco.
A fare la differenza è stata soprattutto la forza fisica e l’esperienza di un club, che da oltre 30 anni pratica lo sport della palla ovale.
Il risultato di 31 a 0, penalizza oltre misura la squadra sammarinese, rimasta in inferiorità numerica nel momento decisivo dell’incontro.
Un test comunque molto importante per la crescita di tutto il movimento rugbistico, che si è chiuso all’insegna dell’amicizia con il classico terzo tempo, un'altra delle sacre tradizioni del gioco del rugby.
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