A metà strada tra la promessa e l'incompiuto – anche per colpa, va detto, di un crociato traditore – per il 25enne trequartista Nicola Capellini è tempo di capire cosa fare da grande. Dal buon campionato disputato a San Marino sono passati tre anni di delusioni, spesi con ben quattro maglie diverse. Ultima delle quali quella della Fidelis Andria, con cui ha messo insieme 16 partite, un gol e tanta panchina. Così il cesenate ha deciso di ripartire a due passi da casa, da Forlì. Dove ha già giocato due stagioni fa, con poche gioie per ambo le parti: 10 presenze e due reti per lui – tutte nel finale di campionato - retrocessione in D per i galletti. Ritornato in Romagna sul gong del mercato, coi nuovi compagni Capellini ha condiviso appena quattro allenamenti, sufficienti però a farlo pensare positivo sul valore del gruppo. “Anche se giovani non abbiamo nulla da invidiare agli altri – sostiene – siamo preparati sia dal punto di vista fisico che tecnico”.
L'avvio di stagione del Forlì però è stato tutt'altro che brillante: quattro ko in altrettante partite tra campionato e coppa e soprattutto zero gol a referto. L'arrivo di Capellini, che ha fatto il suo esordio nella sconfitta di sabato col Pordenone, basterà per sbloccare la situazione? In attesa che il campo risponda, lui spiega che “non sono uno che segna tanto, sono più bravo a fare l'assist e ad avviare l'azione. Il mio obiettivo è quello di far segnare i miei compagni”.
Ora però c'è anche da capire come deciderà di impiegarlo il tecnico Gadda che in queste prime uscite ha prediletto il 4-3-3. “ I miei ruoli preferiti sono quelli di trequartista o di mezzala sinistra, però mi sono sempre trovato bene anche come esterno d'attacco. La posizione in campo non sarà un problema”.
Nel servizio l'intervista a Nicola Capellini
RM
L'avvio di stagione del Forlì però è stato tutt'altro che brillante: quattro ko in altrettante partite tra campionato e coppa e soprattutto zero gol a referto. L'arrivo di Capellini, che ha fatto il suo esordio nella sconfitta di sabato col Pordenone, basterà per sbloccare la situazione? In attesa che il campo risponda, lui spiega che “non sono uno che segna tanto, sono più bravo a fare l'assist e ad avviare l'azione. Il mio obiettivo è quello di far segnare i miei compagni”.
Ora però c'è anche da capire come deciderà di impiegarlo il tecnico Gadda che in queste prime uscite ha prediletto il 4-3-3. “ I miei ruoli preferiti sono quelli di trequartista o di mezzala sinistra, però mi sono sempre trovato bene anche come esterno d'attacco. La posizione in campo non sarà un problema”.
Nel servizio l'intervista a Nicola Capellini
RM
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