Logo San Marino RTV

La Fiorita vince la Coppa Titano e vola in Europa: Virtus ko ai rigori

La lotteria dei calci di rigore premia Montegiardino che supera i neroverdi e conquista la settima Coppa Titano della sua storia. Manfredini lascia con un trofeo e il pass per l'Europa, La Fiorita giocherà i preliminari di Conference League.

di Alessandro Ciacci
26 mag 2024

In un modo o nell'altro La Fiorita torna sempre in paradiso, anche quando tutto sembra perduto. C'era una sola chance, una sola partita per salvare una stagione che sarebbe stata fallimentare: la finale di Coppa Titano, nella “sfida infinita” contro la Virtus. E Montegiardino l'ha giocata da grande squadra qual è, ed è stata premiata alla lotteria dei calci di rigore. Dove serve un pizzico di fortuna, ma dove serve anche avere attributi. Quelli di Vivan, quelli di Olcese, quelli di Thomas Manfredini che ha lasciato con un trofeo: La Fiorita ha conquistato la 7^ coppa nazionale della sua storia e – per il 13° anno consecutivo – parteciperà alle coppe europee, nei preliminari di Conference League.

Una finale bloccata, che però potrebbe accendersi immediatamente: Zampano mette dentro, Grassi svetta e Passaniti è subito chiamato ad una super risposta. Scampato pericolo la Virtus – che non gioca da più di un mese – prova a farsi vedere ma non impensierisce Vivan. Al tramonto della prima frazione, invece, è Guidi a sfiorare l'incrocio: altra incornata sul cross con i giri giusti di Zafferani. I colpi di testa rappresentano un'arma, anche nella ripresa: Virgilio si inserisce sul servizio di Guidi, Passaniti sventa la minaccia. Sulla punizione di Amati si innesca un flipper che vede protagonista lo stesso Guidi: girata del 10 e respinta con i piedi “alla Garella” del solito Passaniti. Poi non succede più nulla, fino al 91' quando la Virtus ha – in gergo tennistico – il clamoroso “championship point”: Battistini pesca Pecci per un rigore in movimento, Fatica salva con i tacchetti e la sfera esce di un nulla baciando il palo esterno.

Sarebbe stata una beffa, forse immeritata per La Fiorita. Che anche nei supplementari sembra crederci di più: Zafferani si divora il possibile 1-0 quando è tutto solo sul secondo palo dopo la spizzata di Olcese ma alza troppo la mira con il piattone. Rinaldi si sostituisce a Passaniti sul mancino a botta sicura di Jacopo Semprini che chiude i primi 15 minuti. Nel secondo extra time torna a farsi vedere la Virtus: Pirini imbecca Angeli, l'assistente alza la bandierina e allora è tutto fermo per fuorigioco, cancellato il gol neroverde. Prova difensiva da 8 in pagella per la difesa di Acquaviva, testimoniata dal salvataggio sulla linea di Genestreti sul tentativo di Semprini al 121'.

La Fiorita ci prova fino all'ultimo ma è 0-0 e si va ai calci di rigore. Vitaioli, Fatica e Zampano fanno il loro dovere, così come Lombardi e Barone dall'altra parte. La prima svolta quando Vivan dice di no a Pirini, che non calcia bene. Ci pensa Passaniti a tenere tutto aperto, volando sul destro di Ambrosini. Ma l'estremo difensore gialloblu è in stato di grazia e quando respinge il secondo penalty di fila a Sabato, il più sembra fatto. Perché sul dischetto c'è Olcese, che è glaciale e si concede addirittura il cucchiaio per la “settima meraviglia” de La Fiorita.


Riproduzione riservata ©