In attesa della partita più importante del biennio, San Marino deve concentrarsi su come uscire dalla Polonia senza troppe ammaccature. Ancora fresco il ricordo dell'andata, quando, un mese fa, Lewandowski e compagni vennero allo Stadium a farne 7 senza troppi problemi. C'è da trovare nuove contromisure ma, al contempo, c'è da considerare che la partita con Andorra è più importante. Varrella ha detto chiaramente che rischierà il meno possibile i diffidati e l'elenco definitivo dei 23 è una conferma. Dai preconvocati sono stati tagliati l'infortunato Lunadei, Conti, Raschi e soprattutto Nicola Nanni. Che tra Lucchese e Nazionale sta cominciando a vedere la porta, è uno degli imprescindibili ma è anche a un giallo dalla squalifica, dunque, al di là di tutto, meglio risparmiarlo per i pirenaici. Come lui, in diffida ci sono altri 5 plausibili titolari: Hirsch, David Tomassini e ben tre centrali di difesa, Simoncini, Rossi – in ripresa dall'infortunio subito all'andata – e Fabbri. In quest'ottica può essere prezioso il rientro di Censoni, che in U21 ha fatto anche il difensore e al bisogno può quindi scalare dalla mediana.
Nella Polonia, l'unica certezza è la presenza dell'ex portiere dell'Arsenal Fabianski, che dà l'addio alla Nazionale dopo 15 anni di servizio: sarà la presenza 57, con Euro2016 giocato da titolare e, restando alla sfida in questione, un rigore parato ad Andy Selva a Serravalle. Polonia che guarda con interesse alla contemporanea sfida tra Ungheria e Albania, le altre due che si giocano secondo posto e accesso ai playoff: per ora la classica premierebbe gli albanesi, che stanno a 12 punti a +1 dai polacchi e +2 dai magiari. Prima, a quota 16, c'è l'Inghilterra, ad Andorra per tre punti teoricamente scontati e per blindare una qualificazione diretta che al momento non pare in discussione.