Predisporre l'impianto di uno Statuto dei lavoratori frontalieri e trasformarlo in legge dello Stato. Nella due giorni che ha chiamato a raccolta a Riccione, per la prima volta, tutti i CSIR si è fatto il punto su criticità e priorità. Raffiche di richieste al governo, a partire dalla correzione dell'attuale disciplina sull'assegno unico, argomento questo che interessa i sammarinesi che lavorano in Italia; l'istituzione di una Osservatorio Nazionale del mercato del lavoro transfrontaliero, di stralciare la norma definita “contraddittoria” nella prossima legge di bilancio che prevede un prelievo da 3 a 6 per cento sui salari netti dei frontalieri che pagano le imposte sul reddito solo in Svizzera: una tassa sulla sanità che azzera in questo modo quanto ottenuto dal Memorandum d'intesa.
In generale comunque, a partire dalla franchigia, sarà un anno di svolta il prossimo. E la convocazione per il primo tavolo interministeriale è attesa a breve. Da Riccione i rappresentanti dei CSIR hanno espresso preoccupazione per la sospensione del trattato di Schengen ai confini con la Slovenia, poiché i doppi controlli ai lavoratori penalizzano il tessuto economico e sociale del territorio senza costituire un credibile deterrente in termini di attentati alla sicurezza.
Nel video l'intervista ad Emma Petitti, Presidente dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.