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Ucraina: giornata di scontro e distensione. Da San Marino l'appello a evitare un conflitto

Abbiamo chiesto un commento sulla situazione ad Alexander Logunov, giornalista russo della stampa estera a Roma

15 feb 2022
l'intervista ad Alexander Logunov
l'intervista ad Alexander Logunov

“Non accetteremo mai l'allargamento della Nato ai nostri confini”. A ribadirlo è il presidente russo Putin in una giornata caratterizzata da segnali distensivi e, allo stesso tempo, da avvertimenti. “Da 30 anni ci dicono che la Nato non si allargherà verso la Russia, invece è accaduto” dichiara Putin al termine dell'incontro con il cancelliere tedesco Scholz al Cremlino. In parallelo, apre al dialogo, parlando di possibili “ragionamenti” con l'Alleanza sulla sicurezza.

Proprio nelle scorse ore il ritiro di alcune delle forze di Mosca al confine con l'Ucraina. Ma era già previsto, ha precisato la Russia. Per il segretario della Nato Stoltenberg non ci sono segnali che il Paese stia riducendo truppe. L'Alleanza chiede il ritiro di mezzi ed equipaggiamento e non solo di uomini. Nel pomeriggio nuova telefonata tra il segretario di Stato Usa Blinken e il ministro degli Esteri russo Lavrov con la richiesta di quest'ultimo di un “dialogo pragmatico”. Gli sviluppi sono ancora imprevedibili, dunque. 



Interviene anche San Marino che esorta a scongiurare un conflitto russo-ucraino. Il segretario agli Esteri, Luca Beccari, invita a sostenere “le ragioni del dialogo e della mediazione politica”. Una guerra di qualunque entità, si legge nel comunicato, “determinerebbe insopportabili sofferenze umane, distruzioni, violazioni di diritti e attentati alla pace e alla sicurezza, europea e mondiale”. Per Beccari è essenziale proseguire nelle trattative negoziali. 

Nel servizio, l'intervista ad Alexander Logunov (giornalista per Rossiya Segodnya)




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