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Adesso.sm sul tema della professione medica

26 apr 2017
Adesso.sm sul tema della professione medica
Il gruppo consigliare della DC quasi al completo ha deciso di interpellare il Governo in merito alla “dipartita” dei medici dall'ISS, espressione assai infelice usata per indicare il fatto che negli ultimi anni molti professionisti hanno abbandonato il nostro Ospedale di Stato.
Guarda caso tra le firme in calce all'istanza non è presente quella del consigliere
Francesco Mussoni il quale avrebbe sicuramente la possibilità di rispondere con
dovizia di particolari ai suoi colleghi di partito, se non altro come politico informato
dei fatti.
Il nuovo esecutivo, che da poco più di tre mesi sta lavorando per trovare soluzioni alle molteplici criticità ereditate dalla passata legislatura, farà il suo dovere nei tempi e nei modi necessari per garantire la continuità dei servizi offerti dal nostro Istituto per la Sicurezza Sociale.
Due gli elementi fondamentali che stanno determinando da qualche anno alcune gravi criticità: la concorrenza delle strutture sanitarie della vicina Italia unita
all’insufficienza di laureati in medicina e alla difficoltà – ancora più marcata negli
ultimi tempi – da parte di San Marino di offrire condizioni economiche e contrattuali
capaci di attrarre i professionisti di cui abbiamo bisogno per garantire l’efficienza dei
servizi sanitari ed, in particolare, una corretta continuità assistenziale.
Curioso che siano proprio coloro che hanno avuto per anni la responsabilità diretta del settore a richiedere a chi è arrivato da pochi mesi le motivazioni di questa situazione di crisi del sistema.
Suggeriamo ai consiglieri dc firmatari dell’interpellanza, di domandare a Francesco
Mussoni come mai nel febbraio 2016, in seguito a un comunicato dei medici
ospedalieri (ASMO) in cui veniva denunciata la fuga di 34 professionisti dall’ISS a
partire dal 2013, aveva diffuso un contro-comunicato in cui – oltre a ridimensionare i numeri che, comunque, rimanevano tutt’altro che tranquillizzanti – si affannava a
sostenere che la cosiddetta “fuga” dei medici non era altro che un normale “turn over”, fisiologico in una grande struttura.
Molto più serio sarebbe stato organizzare una riunione di partito e limitarsi a una bella chiacchierata allo specchio, con annesso esamino di coscienza, anziché interpellare l’attuale Governo su una pesante criticità ereditata.
Come quella ulteriore relativa all’accordo di collaborazione in essere con l’Università
di Modena per formare professionalità sammarinesi sulla base delle esigenze dell’ISS.
L’esecutivo infatti sta lavorando per superare le pesanti lacune del Decreto n.100/2016 che ancora non ha permesso di formalizzare tramite la firma del contratto di formazione il rapporto tra gli specializzandi e l’ISS.
L’obiettivo è quello di programmare e pianificare la formazione dei nostri ragazzi
rispondendo alle effettive esigenze del nostro Istituto per la Sicurezza Sociale.
In ogni caso questo esecutivo ha tutte le intenzioni di modificare la situazione in
positivo, ben consapevole che senza i professionisti in sanità non si va da nessuna
parte.
Per questo motivo abbiamo programmato una serie di interventi concreti, il primo dei quali prevederà la presentazione in prima lettura nel Consiglio Grande e Generale di Maggio di un progetto di legge sulla disciplina della responsabilità e della tutela legale del personale medico e sanitario.
Stiamo inoltre predisponendo un disegno di legge, secondo le indicazioni del programma di Governo, che possa determinare l'affermazione di condizioni ottimali in termini economici e contrattuali proprio per attrarre tutte le professionalità utili al perseguimento degli scopi contenuti nel nostro piano sanitario e socio sanitario.

COMUNICATO STAMPA Adesso.sm

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