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Anpi: una maglietta rossa per 'fermare l'emorragia di umanità'

6 lug 2018
Anpi: una maglietta rossa per 'fermare l'emorragia di umanità'
Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più

perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.

L’appello nazionale è promosso da LIBERA, A.N.P.I., ARCI, LEGAMBIENTE.



Rivolgiamo quindi anche alla città di Rimini, terra di ospitalità e accoglienza, e ai suoi rappresentanti, un appello per indossare una maglietta rossa e a prendere le distanze dai fascistoidi che in questi giorni rivendicano un controllo del nostro territorio vantando un gemellaggio con la destra xenofoba e razzista polacca: non abbiamo bisogno di loro, delle loro finte passeggiate; semmai dobbiamo chiedere alle istituzione e alle forze dell’ordine di difenderci da persone come Roberto Fiore, con la sua storia di fuggiasco all’estero dopo la condanna per associazione sovversiva con pena mai scontata; e Mirco Ottaviani, condannato in via definitiva a 1 anno e 7 mesi per tentato incendio e che recentemente ha patteggiato 6 mesi (pena sospesa) per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Uno stato di diritto, quale noi siamo - checché se ne voglia dire-, ha già chi si occupa di sicurezza e siamo certi che anche in questi giorni non si sarà fatta sfuggire nulla.


Cs Il presidente del Comitato Provinciale A.N.P.I Rimini

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