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Assemblea pubblica cittadina: Queer Meeting, un altro pride è possibile

28 ago 2023
Assemblea pubblica cittadina: Queer Meeting, un altro pride è possibile

Martedì 29 agosto alle ore 20 presso il Circo Amarcord in Piazza Malatesta si terrà l'assemblea pubblica cittadina promossa dal collettivo queer intersezionale Pride Off di Rimini a seguito dei gravi fatti successi al Rimini Summer Pride del 6 agosto, quando alcune persone dello staff facenti capo ad Arcigay Rimini “Alan Turing” hanno usato violenza fisica e verbale per impedire alla “Spezzona Criticona” promossa da Pride Off di prendere parte alla parata. L'incontro è aperto a tutta la cittadinanza, alle istituzioni, alle associazioni, ai gruppi informali e a tutte le soggettività che si interessano di diritti civili, sociali e umani. A fine incontro il microfono sarà aperto per commenti e condivisioni. Per partecipare con un intervento da inserire in scaletta, occorre scrivere a prideoffrimini@gmail.com. L'incontro sarà trasmesso in diretta sul profilo instagram di Pride Off per permettere di seguire gli interventi anche da altre città. Di seguito l'appello che è stato diffuso con gli intenti e gli obiettivi dell'incontro. <> iamo portavoci anche all'interno del Pride stesso, arricchendolo se vogliamo di contenuti e di rappresentatività. Istanze che rivendichiamo con la nostra lotta, bisogni a cui cerchiamo di dare risposte con il nostro impegno sul territorio. Alternative che costruiamo dal basso ogni giorno, in rete con le tante realtà che sono attive nell’ambito del femminismo intersezionale a Rimini (come il gruppo dell’Autodifesa Transfemminista con Non Una Di Meno Rimini e Casa Madiba Network) e in dialogo con altri territori. Immaginiamo un Pride che vada oltre il binarismo di genere e che garantisca visibilità per tutt: gay, lesbiche, bisessuali, persone transgender, persone queer, persone intersex, persone asessuali, poliamorose e per tutte le possibili sfumature dell’identità, come recita la sigla LGBTQIAP+. Pensiamo che al Pride ci debba essere spazio per tutt. Riteniamo che non debba esistere alcun comitato organizzatore né direzione artistica, ma un’assemblea cittadina permanente composta da tutte le associazioni, i gruppi informali e le voci singole che vogliono impegnarsi nella costruzione del Pride. Non è fantascienza, avviene già in altre città e ne abbiamo esempi molto vicini, come Rivolta Pride a Bologna e Forlì Pride. Crediamo nell’autogestione come pratica di ascolto e di valorizzazione delle competenze interne che ci permettono di costruire eventi safer, dove l’attenzione è proiettata sulla formazione al consenso e alla violenza di genere, sulla riduzione del danno nell’uso di sostanze psicoattive e sull’abbattimento delle barriere architettoniche e non, con particolare riguardo al linguaggio che viene usato, alla sovrastimolazione sensoriale e all’accessibilità, nonché all’impatto ambientale. Vorremmo portare queste pratiche nella costruzione del Pride e risignificare insieme la parola “sicurezza” sulla base dei bisogni e delle paure della comunità stessa. Quello che ci preme fare con questa assemblea pubblica cittadina è evidenziare le aperture e le diverse ricombinazioni possibili, dando spazio all'ascolto di altre esperienze e di altri territori, per conoscere e riconoscerci nelle storie di altri Pride. Per continuare a marciare e a ballare domandandoci se un altro Pride (e un altro mondo) è ancora possibile.>>

cs Pride Off





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