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Dogana: al Centro Sociale la mostra di Letizia Malpassi

6 ott 2015
Dogana: al Centro Sociale la mostra di Letizia Malpassi
Sabato 10 ottobre presso il Centro Sociale di Dogana e a partire dalle ore 16,30 vi sarà l'inaugurazione di una mostra personale di pittura di Letizia Malpassi. Nel depliant che pubblicizza la mostra, fra le altre cose, si legge "Le opere di Letizia Malpassi ci parlano del suo amore per la vita, un amore che Letizia esprime attraverso il gioco affascinante dell’arte. E così Letizia con le sue opere ci parla dei suoi progetti, dei suoi sogni, delle sue illusioni, dei suoi luoghi immaginari e al tempo stesso quanto mai reali, lontani e presenti. E anche lo stile compositivo è molto personale e interessante riflettendo e amalgamando le esperienze e gli stili artistici, dando vita ad un’estetica originale e a volte incantata." e piu avanti ancora si legge "Spesso i dipinti si legano a suggestioni, visioni ed estetiche dell’oriente che l’artista porta nel suo mondo e nella sua pittura confermandoci ancora come tra sogno e realtà, tra contingenze e utopie, tra sofferenze e speranze non vi è una divisione netta come del resto tra i vari stili e tecniche pittoriche che Letizia utilizza con maestria e originalità. Lo stile della Malpassi spesso allude ad elementi di grafica pubblicitaria per poi aprirsi alla pittura decorativa e astratta, al simbolismo e ad un realismo fantasioso, al disegno artistico con i pastelli e con la sanguigna, per realizzare in una dimensione concreta e utopica immagini sognanti e quotidiane, a volte legate a simboli e astrazioni e a volte tragicamente immanenti, rappresentando così la società con la sua umanità, i suoi sogni, il suo impegno, le sue sofferenze, le sue violenze, le sue contraddizioni e le sue speranze. E quando il reale diviene molto tragico, l’artista con un segno pittorico attraente e fantasioso che richiama il fumetto artistico, trasfigura gli aspetti più angoscianti della vita creando 'alter ego', 'doppi', che sanno indicare una nuova via dando speranza e nuove motivazioni. L’artista è spesso ispirata anche da un forte sentimento religioso che oltre a spingerla ad una ricerca che è anche spirituale, talvolta la conduce anche a dipingere figure religiose, madonne con gesù bambino, madonne stilizzate e dai colori tenui, senza tempo, che di volta in volta richiamano l’iconografia di varie parti del mondo, Europa, America latina, Oriente, ecc., evidenziando come queste e numerose altre icone ed influssi culturali siano presenti nel suo sentimento e nel suo immaginario. I quadri “astratti” di Letizia a volte vogliono rappresentare il caos multiforme che si muove nella società, un caos che è anche interiore e che però anche se disorientante e inquietante o doloroso talvolta prelude ad una nuova armonia, ad una nuova prospettiva, mai definitiva. E quelle che l’artista definisce “innovazioni della natura morta” raffigurano il frutto aperto e sbucciato e a volte la moltiplicazione delle foglie o delle forme del frutto, forme più piccole, usurate dal tempo e dall’esperienza; e come per l’esistenza di molte persone sono periodi di vita passati, logorati, frammenti di personalità che attendono una nuova ricomposizione e un nuovo senso pur mantenendo un legame col passato. Ma la pittrice pensa che l’uomo, pur con le sue inquietudini, le sue gioie e i suoi drammi, non sia un essere isolato ma in qualche modo in parte unito ad altre persone e alla natura anche di altri luoghi e di altri tempi. E nei suoi quadri spesso compaiono persone di diverse culture e luoghi che indicano una comune umanità ed inconscio collettivo.".

La mostra resterà aperta dal 20 al 30 ottobre nei seguenti orari: lunedi e giovedì 8,00-13,00 15,00-18,30 martedì, mercoledì e venerdì 8,00-14,00

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