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MDSMI: modello economico circolare, "questo rappresenterebbe vero cambiamento"

19 mar 2017
MDSMI: modello economico circolare, "questo rappresenterebbe vero cambiamento"
Cambiamento. Una delle tante promesse elettorali sparite nel mare di una politica affaristica, orientata alla difesa di interessi privati di pochi privilegiati, a dispetto di quelli pubblici. Da messianico portatore di un cambiamento, esclusivo latore di mirabolanti stagioni di prosperità nelle sue proposte, il nuovo esecutivo ha scelto la blasfemia della continuità del regime offshore e dei suoi interpreti, che con delirante disprezzo ha infangato il nostro paese.
Nella Grotta del Lupercale il fauno Luperco, ed i suoi aruspici, purificano Consigli di Amministrazione bancari con suadenti strategie di comunicazione per stabilire nuove posizioni dominanti nel settore bancario. Circa due miliardi di euro di Crediti Deteriorati stimati, di cui solo una piccola percentuale sarebbero quelli realmente esigibili. Una cifra a cui il nostro paese non può rinunciare, non possono prendere la strada del Granducato. Ne abbiamo bisogno, per non ricorrere all’indebitamento estero. Non possiamo lasciarli nelle mani della finanza speculativa internazionale. Sono il futuro dei nostri figli. Non commettiamo nuovamente l’errore di pensare di dare dignità al nostro paese, con la continuazione del modello della piazza finanziaria. Questo modello ha tolto dignità al nostro paese.
Dov’è il cambiamento promesso. Nella continuazione del modello economico lineare, che distrugge materie prime che non abbiamo, che mette in pericolo la salute dei cittadini. Il cambiamento non si fa con cogeneratori, boiler e colate di cemento, anche se di lusso, rimangono colate di cemento. Il cambiamento si fa orientando il paese verso l’Economia Circolare un modello economico rigenerativo delle risorse utilizzate. Un modello ideale per il nostro paese e non solo se si pensa che l’Unione Europea ha investito in progetti orientati verso questo modello economico 320 miliardi di euro. Colossi produttivi stanno investendo in questo nuovo modello economico, per adeguare le loro linee produttive. E noi, perché non pensare di attrarre investimenti, facendo diventare il paese un laboratorio dove sperimentare e far crescere le nuove metodologie necessarie al modello economico circolare. Questo rappresenterebbe un vero cambiamento, piuttosto che continuare a dare asilo a biscazzieri il cui solo impegno è quello di speculare nei mercati finanziari e nel settore bancario, sclerotizzando la sua importante funzione di sostegno allo sviluppo sociale ed economico.
Un vero cambiamento necessita di un profondo rinnovamento culturale nei cittadini e nelle istituzioni. Non si può continuare ad alimentare il mercato delle vacche nella Pubblica Amministrazione, con artefici normativi e delibere.




Deve esserci una logica meritocratica nella distribuzione dei livelli retributivi, senza dimenticare che la competenza non è un valore fisso, ma un valore mobile che necessita di continui apporti. Abbiamo sclerotizzato anche questo settore, con la concessione di privilegi a fini elettorali. Questo paese necessita di una coscienza sociale nuova, che non si esprime con lamenti di vario genere, ma con una vera partecipazione sociale che chieda per primo l’annullamento del Potere Concessorio, che alimenta ed ha alimentato il bacino corruttivo del nostro paese. Abbiamo bisogno per un vero sviluppo sociale ed economico di valori democratici solidi come quelli della sussidiarietà e della solidarietà che mettano in contatto cittadini ed istituzioni e non per concedere privilegi, ma per condividere scelte e non per imporle con abili equilibrismi di strategia comunicativa.
Nell’analizzare il percorso del nuovo esecutivo appare sempre più evidente di come non sia qualcosa di nuovo che prende le distanze dalle metodologie dei precedenti esecutivi che da una ventina di anni dicono di volere il bene del paese, azioni e parole che contrastano in modo stridente con un’attualità fatta di continue regressioni in campo economico e sociale. Si vuole il bene del paese, ma poi non si dà dignità a questo paese, si agisce annullando la cifra democratica delle sue istanze sociali ed economiche. L’impegno elettorale di cambiamento è stato completamente disatteso ed in proiezione non si vede minimamente l’intenzione di perseguirlo, piuttosto si preferisce perseguitarlo.

Ufficio stampa
Movimento Democratico San Marino Insieme

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