Logo San Marino RTV

Nasce il Parco tecnologico internazionale Huzhou San Marino-Italia

2 giu 2016
Il Segretario di Stato Marco Arzilli
Il Segretario di Stato Marco Arzilli
E' stato siglato oggi a Huzou, in Cina, l'accordo tra il Techno Science Park San Marino-Italia e la Zona di sviluppo economico e tecnologico di Huzhou per la creazione del “Parco tecnologico internazionale Huzhou San Marino-Italia”. La firma è avvenuta nel corso dei una cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato i rappresentanti istituzionali dei due paesi, nonché un folto pubblico di imprenditori.
Madame Liang Limiang, vice governatore della provincia dello Zhejiang e il sindaco di Huzou Chen Weijun i padroni di casa dell'evento. Presenti per la Repubblica di San Marino il Segretario per l'Industria Marco Arzilli, il Direttore del Dipartimento Economia Nadia Lombardi e Davide Righi, responsabile dell'ufficio di rappresentanza di San Marino a Shanghai. Proprio grazie al lavoro di questo ufficio, fortemente voluto dalla Segretaria Industria, è stato possibile giungere a questa storica firma, che apre immense possibilità per il nostro paese. Questo il motivo della presenza di una folta delegazione di imprese sammarinesi e italiane, pronte ad investire nel Techno Science Park San Marino-Italia e usufruire delle possibilità date dall'accordo firmato oggi.
“Questo accordo – ha commentato Liang Limiang – deve essere un modello per i futuri accordi di cooperazione internazionale”.
“Abbiamo scritto un nuovo capitolo nelle storiche relazioni con la Cina – ha dichiarato Arzilli – costruendo un po te per lo sviluppo economico delle due realtà, basato sull'innovazione, la ricerca e le nuove tecnologie. Una grande opportunità di sviluppo per San Marino”.

In breve, l'accordo prevede una partnership che consentirà alle imprese insediate nel Techno Science Park San Marino-Italia di collaborare in modo sistematico con le imprese insediate a Huzhou e di utilizzare la Zona di sviluppo cinese come 'porta' d'ingresso per presentarsi su quel mercato. Potranno inoltre usufruire fisicamente degli spazi e dei servizi di Huzhou, per sviluppare nuovi progetti e portare avanti nuove ricerche. Allo stesso modo, le imprese insediate nella Zona di sviluppo economico e tecnologico cinese potranno, attraverso la partnership con la Techno Science Park San Marino- Italia, trovare nel nostro territorio una piattaforma per le imprese cinesi che vorranno entrare nei mercati europei, per investimenti, scambi commerciali, ricerca tecnologia e sviluppo principalmente nel settore della green economy.
“Huzhou – si legge nell'accordo – è stato uno dei più importanti nodi dell'antica rotta commerciale cinese, la via della seta. San Marino sta diventando il punto di collegamento per gli scambi economici e culturali sino-europei. Il Techno Science Park e la Zona di sviluppo di Huzhou si impegnano a trasformare il Parco tecnologico internazionale Huzhou San Marino-Italia in un Parco modello della nuova via della seta”.

Cos'è HUZHOU

Huzou, non distante da Shanghai, si trova nella provincia dello Zehjiang, la regione più ricca della Cina, che produce il 15% del pil cinese contando solo il 3.5% della popolazione totale. A Huzhou ha sede una delle Zone di sviluppo economico e tecnologico nazionali, sulle quali il governo cinese investe proprio come poli di innovazione e sviluppo. In queste zone trovano sede numerose imprese tecnologiche internazionali e trovano impiego i giovani laureati cinesi, che negli ultimi anni si stanno sempre più specializzando nelle materie legate alla ricerca e all'innovazione (il governo cinese investe ogni anno il 4% del pil nella formazione e oggi in Cina ci sono alcune delle università più prestigiose del mondo).
Il Parco di Huzhou, nato nel 1992, dal 2012 è diventata una delle Zone di sviluppo nazionali, uno degli snodi principali del paese in termini di innovazione e sviluppo: ha una superficie di 144 km2 e ospita più di 270 imprese che provengono da Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Danimarca, Corea del sud, Giappone eccetera e a breve anche da San Marino.

Comunicato stampa
Segreteria di Stato Industria

Riproduzione riservata ©