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Terzo settore più forte con la nuova legge sul mondo dell’associazionismo e del volontariato

16 giu 2016
Segreteria di Stato per la Cultura
Segreteria di Stato per la Cultura
Il mondo dell’associazionismo e del volontariato hanno finalmente una loro legge dopo innumerevoli proposte elaborate sia dalle istituzioni che da partiti e movimenti negli ultimi 25 anni.
Una regolamentazione che definisce i contorni dell’associazionismo, riconoscendone il ruolo fondamentale per lo sviluppo sociale e culturale per il Paese.
Con la nuova legge si fornisce al terzo settore un’importante occasione di crescita, garantendogli piena e totale autonomia e mettendo a disposizione gli strumenti necessari per la sua evoluzione.

La nuova governance è incarnata dalla Consulta delle Associazioni che elegge un organismo collegiale, il Coordinamento, formato da sette membri e, tra questi, il Presidente, che gestisce importanti poteri decisionali e di indirizzo avendo a disposizione un fondo da gestire in piena autonomia e un ufficio con le professionalità necessarie per espletare le funzioni.

Per le singole associazioni sono previste numerose agevolazioni e forme di sostegno da parte dello Stato sia di natura fiscale (anche per gli utenti e chi decide di sostenere le associazioni stesse), che di natura fisica per l’uso di impianti, servizi e strutture pubbliche.
Fra le più attese, le assistenze in campo amministrativo e contabile, per cui le associazioni potranno usufruire dei servizi dell’apposito ufficio per espletare tutte le incombenze burocratiche richieste comprese quelle per la trasparenza economica e l’antiriciclaggio.

Grande impulso viene dato al settore del volontariato che oltre a godere dei servizi offerti a tutte le associazioni, potrà contare su progetti specifici che, riconoscendo ufficialmente la figura del volontario, verranno decisi in convenzione con lo Stato per partecipare a campagne sia in Repubblica che internazionali.

Una buona legge concordata con il mondo dell’associazionismo, con le forze politiche di maggioranza e di opposizione che hanno espresso un forte contributo anche nella fase di elaborazione e che ha visto la collaborazione fattiva fra la Segreteria di Stato per la Cultura e la Segreteria di Stato per la Sanità.

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