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Vanessa D'Ambrosio (SU): "Manteniamoci all'altezza dei nostri 1700 anni di Storia"

3 set 2015
Vanessa D'Ambrosio
Vanessa D'Ambrosio
È appena passato il 3 settembre, la festa della nostra Repubblica, della democrazia, il compleanno della nostra indipendenza.
La nostra storia ha visto nascere e cadere regni e imperi, ha visto guerre per accaparrarsi un metro in più di terra, ha accolto persone in fuga, creato ospedali da campo al fronte, ha ospitato eroi che hanno contribuito fattivamente alla nascita di Paesi. Abbiamo accolto chi scappava dai bombardamenti e siamo stati bombardati. Siamo caduti e ci siamo rialzati. Abbiamo avuto il coraggio di grandi scelte e poi ci siamo persi.
Ci siamo persi e abbiamo perso il senso di comunità facendo prevalere un sistema del bisogno, di clientelismo, di rivendicazione personale di fantomatici diritti.

Così ci ritroviamo ormai da qualche anno a cercare il nemico dietro l'angolo, che di volta in volta cambia e si ascoltano frasi del tipo "vengo prima io", "prima pensate a me che.."

Tutto lecito, perché i disoccupati continuano ad aumentare e coloro che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali crescono di numero e nessuno ancora ci ha messo le mani visto che a San Marino sono sempre stati pensati per delle disoccupazioni di breve periodo o perché ancora nessuno ha provato a fare una programmazione economica e di sviluppo del Paese nel rispetto del territorio e della sostenibilità di sistema.
Tutto lecito, è un'emergenza reale cui la politica deve dare risposte concrete prima di subito (vorrei anche ricordare che in merito all'insufficienza degli ammortizzatori sociali, Sinistra Unita ha presentato un progetto di legge sul LAVORO MINIMO DI CITTADINANZA E CANTIERI APERTI) però a fronte di ciò è senza metterlo in secondo piano, c'è un'altra emergenza, culturale, di inaridimento del senso di comunità, di condivisione e di sostegno che ha sempre caratterizzato il nostro Paese (anche quando avevamo veramente niente e si condividevano le scarsissime risorse che si aveva a disposizione). Questa emergenza è quella che abbiamo davanti agli occhi appena si parla della possibilità di accogliere dei profughi, dei bambini non accompagnati nel caso specifico. E allora si alzano le barricate, si fanno le corse a chi c'era prima, come se una cosa escludesse l'altra, si continua nel solito errore che ha contribuito a farci arrivare a questi livelli di bassezza culturale e vengono fuori slogan che sono del tutto simili a quelli di epoca fascista.

1715 anni di storia che hanno il sapore di democrazia, diritti, uguaglianza, di libertà. La stessa libertà e opportunità che neghiamo a chi sopravvive alla furia dei trafficanti e del mare quando esprimiamo concetti razzisti e classisti.

Non possiamo rimanere in silenzio, indifferenti e aridi di fronte a quello che sta succedendo alle porte dell'Europa. Non esistono persone di serie A e di serie B. Esistono esseri umani che hanno la possibilità di aiutare in relazione alle proprie possibili e esseri umani in fuga che sognano una mano amica che li aiuti a riuscire a sopravvivere, ad avere una possibilità di crescere in un paese in pace e democratico. Persone che stanno scappando da guerre, terrorismo e terrore, da dittature e dalle bombe.

Ricordiamocelo e vediamo cosa possiamo fare fattivamente per dare una mano e un sostegno. Smettiamo di vivere in bilico su una torre d'avorio solo perché siamo nati e cresciuti in un paese che fortunatamente è in pace, in cui è possibile avere un'ottima istruzione e una sanità accessibile e dove ognuno ha la possibilità di pensare liberamente.

Come direbbe Vittorio Arrigoni: "RESTIAMO UMANI! Anche quando intorno a noi l'umanità pare si perda"

Vanessa D'Ambrosio (Sinistra Unita)

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