Indagato nell'indagine che ha portato all'arresto di Stolfi, Gian Luca Bruscoli ex amministratore di fatto di Finproject, ha inviato una comunicazione per puntualizzare di non aver “mai avuto rapporti d'affari con Fiorenzo Stolfi – scrive – né ho mai conosciuto e tantomeno avuto alcunché a che fare col signor Faetanini. E ricordo ad alcuni “smemorati” - aggiunge – che nel 2011 vi fu incontro in Banca Centrale organizzato dai segretari di Stato Mularoni e Podeschi, durante il quale illustrai tutti i passaggi di proprietà delle azioni della Banca Commerciale”. Il segretario Mularoni ha smentito di aver mai presenziato ad alcun incontro di Gianluca Bruscoli con Banca Centrale, “ed ignoro i contenuti e l'esito dell'incontro”, e aggiunge che nel marzo 2012 propose al Congresso di Stato la revoca dell'incarico di ministro consigliere di San Marino in Libia, “avendo lo stesso cercato di bloccare il sequestro di alcune cassette di sicurezza nella vicenda Finproject e Pradofin, opponendo il suo passaporto diplomatico ed asserendo che all'interno delle stesse vi erano segreti dello Stato libico. Se fosse stato per Alleanza Popolare – conclude il segretario Mularoni – Bruscoli non sarebbe stato confermato alla precedente scadenza del mandato diplomatico, ovvero nel 2010. Ciò non fu purtroppo possibile non essendo stata raggiunta una maggioranza in tal senso in Congresso di Stato”.
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