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Caso Titoli: politici sentiti come testimoni sui rapporti con Savorelli, Confuorti e Grais

Oggi ascoltati Morganti, Santi, Zanotti e Valentini. Domani sarà la volta di Renzi, Zafferani e Celli. Cottarelli deporrà a febbraio, da remoto

di Luca Salvatori
25 gen 2024

Giornata dedicata all'audizione dei testimoni, nel processo sul cosiddetto “Caso Titoli” e vicende connesse. Il primo a deporre, in mattinata, è stato il consulente della difesa dell'imputato Francesco Confuorti. Ha sostenuto che l'operazione di acquisto dei titoli Demeter non ha recato di fatto alcun svantaggio economico a Banca Centrale ma al contrario ha prodotto un rendimento superiore a quello del portafoglio titoli di Bcsm.

Sentiti, sempre in mattinata, alcuni politici che nel 2017 erano in maggioranza: Giuseppe Morganti, all'epoca capogruppo di SSD, Guerrino Zanotti, che ricopriva il ruolo di Segretario di Stato agli Interni e Franco Santi, già Segretario di Stato alla Sanità. Deposizioni brevi, quelle di Morganti e Santi: entrambi hanno dichiarato che erano a conoscenza dei problemi di liquidità di tutto il settore bancario sammarinese e solo il secondo ha detto di sapere che fossero riferiti anche al Cis, mentre il primo era più preoccupato per Cassa di Risparmio e l'operazione di assorbimento di Asset Banca.

Più corposa la deposizione di Guerrino Zanotti. Ha detto che l'allora Direttore di Banca Centrale Savorelli non informò mai il CCR – comitato ristretto del Governo che si occupa del settore bancario e finanziario – della cosiddetta “operazione titoli” con Banca Cis e Advantage Financial. Ha inoltre precisato che sia lui, che l'allora Segretario agli Esteri Renzi, erano favorevoli a valutare l'opzione della ricapitalizzazione di Asset Banca proposta dai soci, in alternativa al commissariamento.

Savorelli, tuttavia, la definì 'rischiosa' e pochi mesi dopo arrivò lo liquidazione coatta amministrativa.

Nel pomeriggio l'audizione di Pasquale Valentini che era stato Segretario agli Esteri fino alle elezioni del 2016 e successivamente consigliere di opposizione per la Dc. Rispondendo alle domande delle parti ha riferito di aver, in sostanza, ravvisato anomalie nella nomina di Wafik Grais alla Presidenza di Banca Centrale che fu caldeggiata – ha detto – dalla parte politica dell'allora Segretario di Stato alle Finanze Capicchioni in nome dell'internazionalizzazione del sistema.

Ha anche affermato di aver percepito un rapporto preferenziale, di quella governance di Bcsm con Banca Cis, lamentato, tra l'altro, anche dagli altri istituti di credito. In merito a Confuorti ha detto che lo conobbe nel 2010 o nel 2011, in occasione del Meeting, su richiesta dello stesso finanziere, precisando di non avere avuto altri rapporti, se non una mail del 2016 - quando era Segretario agli Esteri – in cui gli faceva le congratulazioni per un incarico ricevuto, declinando tuttavia l'invito ad un evento a Strasburgo.

La difesa di Confuorti gli ha anche chiesto se fosse a conoscenza di una richiesta di collaborazione inoltrata al finanziere nel 2014, dall'allora Segretario alle Finanze Claudio Felici, e Valentini ha detto di non saperne assolutamente nulla. Domani altra sfilata di ex Segretari di Stato tra i testimoni: saranno sentiti Simone Celli, Nicola Renzi e Andrea Zafferani. Slittata a febbraio la deposizione del noto economista italiano Carlo Cottarelli, che con tutta probabilità verrà rilasciata da remoto. Dopo alcune difficoltà, sarebbe stata accertata, attraverso i canali interpol la località di residenza dell'ex Presidente di Banca Centrale Wafik Grais, così da potergli notificare la convocazione come teste.





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