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Consulenza "fantasma": indagati Catia Tomasetti e Sandro Gozi

Una vicenda, riporta l'ANSA, scaturita da un'indagine del tribunale sammarinese. "Consulenza, replica Gozi, che rientra nel mio ambito tipico professionale"

15 apr 2019
Catia Tomasetti e Sandro GoziConsulenza "fantasma": indagati Catia Tomasetti e Sandro Gozi
Consulenza "fantasma": indagati Catia Tomasetti e Sandro Gozi

La notizia, in realtà, girava da tempo, Gozi e Tomasetti iscritti nel registro degli indagati per amministrazione infedele. L'indagine del commissario della legge Alberto Buriani li vedrebbe, in concorso tra loro "con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso", per indurre "il consiglio direttivo di Banca centrale a stipulare un contratto con Gozi per una consulenza rivelatasi poi fittizia". E' l'Ansa a sparare la notizia, precisando che la consulenza, secondo la task-force della polizia giudiziaria coordinata dal magistrato in un'indagine partita in seguito a un esposto lo scorso dicembre, aveva come oggetto l'adeguamento normativo sammarinese per armonizzare i rapporti con l'Unione Europea e con le istituzioni estere. La consulenza sarebbe stata di 120 mila euro, più un rimborso spese e una commissione da 100 mila euro a sottoscrizione dell'accordo con Bruxelles, a prescindere dal fatto che Gozi vi avesse contribuito o meno.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, racconta l'Ansa, era stato Gozi, quando era sottosegretario, ad aver presentato all'allora Segretario di Stato alle finanze Simone Celli, la riminese Catia Tomasetti come possibile candidata alla presidenza dell'istituto di vigilanza bancaria. Tomasetti fu poi eletta dal Consiglio Grande e Generale. Nel giugno dello scorso anno tra i suoi primi atti, prosegue sempre l'Ansa, aveva proposto la nomina di Gozi come consulente senza informare il consiglio direttivo di Banca centrale dei pregressi rapporti con Gozi, il quale "già in passato – scrive il Tribunale - si era adoperato perché la Tomasetti ricevesse incarichi presso istituti bancari italiani quali Cassa di Risparmio di Ferrara, ora in liquidazione coatta e amministrativa, e Cassa di Risparmio di Cesena, incorporata nel 2018 dal gruppo Crédit Agricole Cariparma".  

“Informazioni fatte circolare ad arte per screditarmi dopo l'annuncio della mia candidatura”, è il commento di Sandro Gozi. In ogni caso sono sereno, dice perché la correttezza del mio operato mi protegge". La consulenza di cui si parla – spiega Gozi -  non può prestarsi ad alcuna critica in quanto rientra nel mio ambito professionale e l'incarico mi è stato affidato dal consiglio di amministrazione della Banca Centrale nel pieno rispetto delle sue procedure"


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