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Cdls: terapia d’urto contro la disoccupazione

20 gen 2014
Cdls: terapia d’urto contro la disoccupazione
Cdls: terapia d’urto contro la disoccupazione
“Non è più rinviabile una terapia d’urto per dare risposte concrete a chi ha perso il lavoro e ai tanti giovani che lo cercano”. Così Marco Tura, segretario della CDLS, commenta gli ultimi dati statistici e rilancia le proposte avanzate un anno fa nel documento CSU “SOS Lavoro”.
Il 2013 si è chiuso infatti con un tasso di disoccupazione dell’8,14%, il più alto degli ultimi 30anni. I senzalavoro hanno toccato quota 1.500, con i giovani tra i più colpiti dalla crisi: sono infatti 650 i diplomati e 200 i laureati in cerca di prima occupazione.
“Di fronte all’emergenza lavoro - afferma il segretario Tura – dobbiamo evitare di fare semplice accademia, per questo il Governo deve mettere in campo una decisa azione diplomatica per chiudere la partita black-list, perché è fin troppo evidente che nessun nuovo investimento produttivo arriverà nel nostro Paese se prima non usciamo dalla tenaglia della lista nera del Ministero dell’Economia Italiano”.
Fatta questa premessa, il segretario della CDLS indica l’urgenza di definire, in sinergia fra le parti sociali e imprenditoriali, un “piano straordinario” per svolgere attività di orientamento e formazione in tutti i comparti economici. “Va messa in campo un’analisi dei nuovi bisogni formativi delle nostre imprese, ovvero un questionario conoscitivo sulle competenze e sulle professionalità più richiesta dalle aziende, e quindi avviare piano di formazione rivolto direttamente ai disoccupati. Le risorse necessarie per finanziare questo intervento straordinario possono essere reperite in parte dalla fiscalità generale e in parte dal Fondo Servizi Sociali”.
Un'altra idea concreta in grado di assorbire parte dell’emergenza occupazionale è la creazione di almeno due cooperative. “Le cooperative - precisa Marco Tura - devono essere soggetti privilegiati negli appalti pubblici dello Stato in settori come la raccolta differenziata, il verde pubblico e alcune attività accessorie dello Stato, dell’Ente Poste e dell’Ufficio Filatelico e Numismatico”.
Proposte che la Confederazione Democratica porterà all’assemblea, in calendario mercoledì prossimo a Borgo, promossa da alcuni gruppi di disoccupati sammarinesi. “Anche a San Marino – conclude Marco Tura – la vittima sacrificale della crisi è stato il lavoro. Non c’è dunque più tempo da perdere, dobbiamo tutti fare fronte comune per invertire la tendenza e ridare dignità a chi è rimasto senza lavoro e speranza a chi ancora lo sta cercando”.

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