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Frontalieri a San Marino: "Sono i più discriminati"

23 set 2006
Frontalieri manifestano
Frontalieri manifestano
"Un ordine del giorno sui frontalieri che ha una straordinaria importante e un forte peso politico perché rappresenta la convergenza di tutte le forze politiche e che sarà trasmesso al capo del governo italiano e ai presidenti di camera e senato". Commenta così Tiziano Arlotti, Consigliere Comunale di Rimini l’esito della votazione sull’ordine del giorno, da lui presentato, relativo alle problematiche degli italiani occupati a San Marino. Una forza lavoro di oltre 5500 persone, il 45% del totale addetti nel settore privato della Repubblica. E’ un impegno di tutti che chiede un primo intervento sulla finanziaria, che sarà varata entro la prossima settimana, un ordine del giorno che Arlotti si augura venga recepito da tanti altri consigli comunali, del circondario, della Romagna delle Marche. "L’approvazione di posizioni uguali - commenta - provocherebbe, sul potere centrale, una forte pressione, quella necessaria per far capire che i frontalieri operativi a San Marino sono i più discriminati tra tutti. Sottolineerebbe inoltre la necessità di trattarli nello stesso modo in cui vengono trattati i lavoratori italiani che operano in altri paesi di confine. Il problema - prosegue il consigliere - deve essere risolto anche nel rispetto delle direttive comunitarie che ad esempio non prevedono le doppie imposizioni fiscali. I parlamentari riminesi, appartenenti ad un ampio ventaglio politico, stanno già lavorando in Commissione Bilancio ed è auspicabile che anche le istituzioni sammarinesi mettano il problema frontalieri tra i primi punti di discussione nei nuovi confronti che avranno con il governo italiano. "Questi lavoratori, conclude Arlotti, non possono continuare ad essere una merce di scambio".

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