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Licenziamenti alla Jobb Service, Csu: "Una decina perderanno il posto perché malati"

5 ago 2015
Licenziamenti alla Jobb Service, Csu: "Una decina perderanno il posto perché malati"Licenziamenti alla Jobb Service, Csu: "Una decina perderanno il posto perché malati"
Licenziamenti alla Jobb Service, Csu: "Una decina perderanno il posto perché malati" - Agosto amaro per alcuni dipendenti della Jobb Service. “Perdono il lavoro perché malati”: è la Csu a...
Agosto amaro per alcuni dipendenti della Jobb Service. “Perdono il lavoro perché malati”: è la Csu a denunciare il licenziamento di alcuni lavoratori della srl di Falciano per motivi legati al loro stato di salute.
La ditta, in forza al Gruppo Colombini per attività di carico camion, ha avviato negli ultimi mesi un processo di ristrutturazione che prevede tra l'altro di destinare queste mansioni a cooperative esterne. All'origine della decisione crisi, calo del lavoro: tutte motivazioni che portano il sindacato a comprendere la riorganizzazione avviata dall'azienda ma non la soluzione ipotizzata per il personale. Che andrà a totale discapito di una parte degli addetti del settore, quelli in precarie condizioni di salute destinati a perdere il posto; mentre per tutti gli altri, la maggioranza, è prevista una ricollocazione sempre nella sfera delle attività del Gruppo. Tra gli esclusi c'è il lavoratore che il 7 luglio scorso ha subito l'amputazione di due falangi del dito di una mano in seguito a infortunio, ma anche altri dipendenti ritenuti inadatti a svolgere prestazioni fisicamente impegnative. Per la Csu “un criterio di scelta nello stabilire gli esuberi quantomeno inaccettabile”. Dalle organizzazioni a difesa dei lavoratori il tentativo, vano, di coinvolgere anche la stessa Colombini chiedendo la disponibilità di farsi carico almeno dei costi delle lunghe malattie, ma l'appello pare sia caduto nel vuoto. Una ipotesi, questa, “incommentabile” per quanto assurda secondo la stessa Jobb Service: “impensabile che l'azienda appaltatrice si faccia carico dei costi sociali di aziende di cui si serve”. “Purtroppo abbiamo meno lavoro – osserva l'amministratore unico, Lanfranco Prosperini – questo ci porta a dover cambiare. Su 32 addetti totali, 22 manterranno il posto di lavoro; invece a 10 lavoratori con contratto a tempo determinato non sarà concesso il rinnovo”.

sp

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