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Riforma fiscale, la Csdl boccia le proposte: "Pagheranno in gran parte lavoratori e pensionati"

Il sindacato chiede una patrimoniale per i redditi consistenti

26 apr 2022
Riforma fiscale, la Csdl boccia le proposte: "Pagheranno in gran parte lavoratori e pensionati"

Il sindacato fa il punto sulla riforma Igr in arrivo e critica le misure ipotizzate. Per la Csdl, dopo la riforma fiscale del 2013 “a pagare di più sono stati sempre gli stessi”. E i controlli, aggiunge, “non si sono fatti”. Dal 2014, anno di entrata in vigore della riforma, metà delle società, scrive il sindacato, ha dichiarato di essere in pareggio o in perdita e solo il 25% dichiara un reddito al di sopra di 30mila euro.

Il superamento di situazioni del genere è uno degli obiettivi della Segreteria alle Finanze che, con la riforma, punta a ottenere entrate per 20-25 milioni di euro. Ma per il sindacato, dalla relazione sui cambiamenti all'Igr emerge che una grossa fetta delle entrate si otterranno “ancora una volta da lavoratori e pensionati”, visto che si prevede di modificare, spiega ancora la Csdl, il sistema delle deduzioni, la riduzione della quota di abbattimento ai produttori di reddito e l'incremento della tassazione sull'indennità di anzianità.

Nella nota viene poi respinta l'ipotesi di una minimum tax e si chiede il potenziamento del sistema di controlli. Gran parte degli introiti dalla riforma dovranno andare al potenziamento dei fondi pensione, esorta il sindacato che chiede una patrimoniale per i redditi di una certa consistenza.





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