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San Marino Destination: si dimettono tre membri del Cda. Brigante: "L'operatività non si ferma"

Il Presidente del Consorzio spiega inoltre le ragioni dell'indebitamento: 100mila euro di finanziamento Covid ottenuti dallo Stato nel 2020

16 mar 2021
Sentiamo Francesco Brigante
Sentiamo Francesco Brigante

Divergenze interne acuite dal periodo Covid: le dimissioni di tre membri su sette del Consiglio di Amministrazione di San Marino Destination se da un lato comportano la necessità di un veloce riassetto, dall'altra – assicura il presidente Francesco Brigante - “non pregiudicano l'attività del consorzio”. 



Qualche contrasto legato ai conti, a seguito della richiesta di poter beneficiare del finanziamento Covid erogato nel 2020 dallo Stato, "venendo a mancare all'ente privato le marginalità (commissioni, unica forma di sostentamento del consorzio) derivanti dalla presa di un evento e dalla vendita di camere e servizi, questo per via del blocco del turismo causa virus". Indebitamento di 100mila euro che Brigante spiega così: "I primi 50mila sono serviti per chiudere i debiti del 2019, (parliamo di debiti che sono gli stessi fornitori di servizi ovvero alberghi e ristoranti che hanno dato servizi al consorzio), gli altri 50mila euro servono per chiudere i debiti del 2020 e venerdì scorso abbiamo iniziato i pagamenti; il 2021 non ha generato ancora niente e non abbiamo debiti, di conseguenza gli unici debiti che abbiamo in questo momento sono gli stipendi allo staff, che è ridotto al minimo perché non ci sono eventi ma il Palazzo dei Congressi deve rimanere aperto perché è l'immagine dello Stato". 

Intanto sul voucher-vacanza, seppur rinunciando alla sua gestione, San Marino Destination conferma il pieno supporto, appoggiando anche la scelta della Segreteria di Stato di rimandare l'avvio di alcune settimane per la sua massima resa.

Nel video l'intervista a Francesco Brigante, Presidente San Marino Destination. 




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