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Sindacati alle prese con assegni famigliari e riforme

14 lug 2022
Sindacati alle prese con assegni famigliari e riforme

Il Progetto di legge riforma del mercato del lavoro, il punto sulle altre riforme, gli aggiornamenti sui rinnovi contrattuali, sono i temi al centro della riunione del Consiglio Direttivo CSdL, che si apre alle 8.30 nella sala Montelupo di Domagnano. 

Intanto la Centrale Sindacale Unitaria ha chiesto un incontro al Segretario alla Sanità sulla revisione degli assegni familiari. Infatti non c’è tanto tempo per apportare le dovute modifiche al Decreto legge n. 102/2022 emanato il 7 luglio 2022, visto che dal 1° agosto cesserà l’erogazione dell’assegno per i lavoratori frontalieri per i figli minori di 21 anni. Nel frattempo - scrive Csu - detti lavoratori sono stati indotti dall’ISS a compiere atti incoerenti con il Decreto medesimo. Con una circolare del 17 febbraio 2022, l’ISS invitava i datori di lavoro a chiedere ai loro dipendenti chi avesse chiesto di usufruire dell’assegno unico, entrato in vigore in Italia dal 1° marzo 2022, annunciandone l’incompatibilità con gli assegni familiari sammarinesi. In effetti, la Convezione tra San Marino ed Italia del 1974 consente la possibilità di usufruirne ad uno dei genitori per i figli esclusivamente in uno dei due Stati. L’assegno unico è riconosciuto esclusivamente ai residenti in territorio italiano, tanto che a centinaia di residenti a San Marino che lavorano in Italia non è stato più riconosciuto da marzo scorso. "Eravamo quindi stati informati che il Governo sammarinese avrebbe predisposto un Decreto per consentire a questi lavoratori -  proseguono i sindacati - di percepirlo nel loro Paese di residenza. Per quanto riguarda invece i lavoratori frontalieri residenti in Italia, occorre rimettere le cose a posto: la circolare dell’ISS lasciava intendere che chi non avesse richiesto l’assegno unico avrebbe continuato a percepire gli assegni familiari a San Marino. Essendo scaduti i termini per la richiesta con effetto retroattivo, occorre quindi fare in modo che venga mantenuto il diritto di opzione, almeno per il 2022. Allo stesso modo, a chi è stato indotto a rinunciare agli assegni familiari dallo scorso mese di marzo, occorre restituirli fino al 31 luglio. 





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