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Diciottenne pugliese arrestata in Kazakistan, la madre: “Aiutateci”

Da oltre tre mesi una ragazza è detenuta in un carcere di Astana con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. L'ombra dei maltrattamenti della polizia kazaka.

29 ott 2023
Diciottenne pugliese arrestata in Kazakistan, la madre: “Aiutateci”

Dall'11 luglio una 18enne pugliese, Amina, è rinchiusa in un carcere di Astana, capitale del Kazakistan. A darne notizia il 'Quotidiano di Puglia' secondo cui l'accusa a suo carico è traffico internazionale di stupefacenti. Imputazione che la 18enne e sua madre, d'origine kazaka, respingono fermamente. La ragazza, che non parla la lingua locale, sarebbe stata arrestata senza la presenza di un traduttore e senza prove.

Nel racconto che fornisce la madre al quotidiano, le due erano andate in Kazakistan per far visita ad alcuni parenti che vivono lì. Sarebbe stata fermata una prima volta dalla polizia il 2 luglio, mentre era con un ragazzo del posto, e rilasciata dopo una notte in custodia. Il 4 luglio, poi, sarebbe stata nuovamente fermata e portata con l'inganno - ricostruisce il quotidiano - da due agenti di polizia in un appartamento privato dove sarebbe stata segregata e maltrattata per 16 giorni. Gli agenti avrebbero poi chiesto telefonicamente a sua madre un riscatto di 60mila euro per riavere sua figlia.

A quel punto la donna - sempre secondo la ricostruzione del quotidiano - si sarebbe rivolta all'ambasciata italiana ad Astana che ne ha ottenuto il rilascio. Dopo qualche giorno, però, la 18enne sarebbe stata nuovamente convocata dalla polizia che, dopo la firma di alcuni documenti, l'avrebbe arrestata per traffico di droga.

"Chiedo aiuto all'Italia e in particolare al ministro Tajani, vi prego aiutatemi, voglio tornare a casa", ha scritto la giovane, che vive a di Lequile in provincia di Lecce, su un biglietto affidato a sua madre che lo ha fornito all'Ansa. Ancora la madre riferisce che la figlia ha tentato due volte il suicidio, la seconda volta quando le hanno negato i domiciliari. La Farnesina, ricostruisce l'Ansa, ha seguito fin dall'inizio il suo caso. Il ministro degli Esteri Tajani ha dato disposizioni all'ambasciata ad Astana di garantire la massima assistenza alla connazionale, che riceve visite regolari da parte del personale consolare italiano in Kazakistan.





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