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Referendum Giustizia: Paolo Maddalena, "decadenza intellettuale e abominevoli quesiti"

"Le idee neoliberiste sono una mina vagante che irrompe contro la comunità, il popolo e l'ordinamento costituzionale"

di Davide Gresta Zucchi
13 giu 2022
@Paolo MaddalenaNel video l'intervista Skype a Paolo Maddalena del 06/06/2022
Nel video l'intervista Skype a Paolo Maddalena del 06/06/2022

Il quorum per il Referendum sulla Giustizia del 12 giugno 2022 non è stato raggiunto. Il professor Paolo Maddalena è giurista, magistrato, Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale, già Presidente di Sezione della Corte dei Conti e fondatore dell'associazione Attuare la Costituzione. È stato il più votato alla prima tornata di elezioni per il Presidente della Repubblica nel 2022. Maddalena offre un'ampia riflessione sui quesiti referendari, preceduta da un'introduzione sui danni del neoliberismo e una chiusa finale sull'importanza dei valori della Costituzione spesso sotto attacco; a tal proposito, fa notare che "il colpo mancino contro la Costituzione deriva da due elementi: la privatizzazione dei beni e dei servizi pubblici essenziali e delle fonti di energia; e dalla finanziarizzazione dei mercati. La ricchezza è transitata così da tutti i cittadini a pochi cittadini".

Maddalena evidenzia la "decadenza intellettuale che stiamo vivendo dall'assassinio di Aldo Moro in poi, specialmente in ambito giuridico dove c'è una lotta tra il legislatore e una piccola parte del popolo contro la Costituzione repubblicana, cioè contro il popolo stesso. Si perseguono interessi individuali in base a visioni particolari per il crollo del vivere civile". Questi movimenti e pensieri "hanno una matrice comune: egoismo e interessi anti-sociali. Le idee neoliberiste sono una mina vagante che irrompe contro la comunità, il popolo e l'ordinamento costituzionale che noi viviamo, per rendere tutti in modo da essere preda dei più furbetti, che sono le multinazionali, la finanza..." Tutto ciò "ci fa perdere l'essenza di essere uomini. Un'essenza che è nei primi tre articoli della Costituzione".




Sperando fin da subito nel non raggiungimento del quorum, Maddalena sostiene che votare SI ai quesiti referendari avrebbe portato a "un danno per la giustizia ai cittadini" e sarebbe stato "un favore alle multinazionali, ai partiti politici, a chi vuole la distruzione della Costituzione e in ultima analisi a chi mira alla sostituzione della Costituzione come voleva Licio Gelli" (della loggia massonica deviata P2) per trasformarla "in una forma presidenziale dove a comandare sia qualcuno come Viktor Orbán" (il Presidente dell'Ungheria) "come R. T. Erdogan" (il Presidente della Turchia) "e non come una democrazia come la nostra, che anche se ha tanti guai, almeno ci consente la libertà di parola. Immagino come starei male se mi bloccassero la voce!".

"I miei giudizi sono molto netti" - spiega Maddalena - "e sono fondati sul valore enorme che ha la Costituzione, sull'esperienza che ho fatto alla Corte Costituzionale e sullo studio che ho dedicato per tantissimi anni a questo documento eccezionale, la migliore Costituzione del mondo, contro la quale si scaglia uno stuolo di persone che non ha a cuore il bene della nazione, ma solo i propri interessi egoistici e individuali a dispetto della solidarietà, che invece è elemento dominante della Costituzione".

Nel video l'intervista Skype a Paolo Maddalena del 06/06/2022





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