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Tragedia Dc9: Giuliano Amato "riapre" il caso Ustica con la tesi del missile francese

Parole pesanti quelle dell'ex Premier, intervistato da la Repubblica. Immediate le reazioni a Parigi e a Roma. “Nessun atto è coperto da segreto di Stato”, ha sottolineato la Presidente del Consiglio Meloni

2 set 2023

Presunti depistaggi, ambiguità; e sullo sfondo il sospetto di una verità inconfessabile. In 81 persero la vita il 27 giugno del 1980; quando un Dc9 dell'Itavia precipitò in mare vicino Ustica. Si ipotizzò un cedimento strutturale, un attentato; fino a che nel 2007 il Presidente emerito Cossiga parlò di un missile francese. Ora è l'ex Premier Giuliano Amato - in un'intervista a la Repubblica - a tornare su questa tesi. “E' arrivato il momento di gettare luce su un terribile segreto di Stato”, ha detto. A suo avviso la versione più credibile sarebbe proprio quella della responsabilità dell'aeronautica francese, con la complicità degli americani. Obiettivo, eliminare Gheddafi che si pensava fosse in volo su un Mig della propria aviazione. Ma il leader libico venne avvertito; il missile, invece – ha rimarcato -, finì per colpire l'aereo passeggeri. Verità scomoda, ha osservato l'ex Presidente della Corte Costituzionale; che si è poi rivolto a Macron auspicando un gesto forte: dimostrare l'infondatezza di questa tesi, oppure porgere “le scuse più profonde all'Italia e alle famiglie delle vittime”. Prevedibile che simili dichiarazioni facessero scalpore. La Francia ha già fornito ogni elemento in suo possesso “ogni volta che le è stato chiesto”, ha tagliato corto il Quai d'Orsay. Più complessa la dialettica in seno all'Esecutivo italiano. La Premier Meloni ha invitato Amato – al netto delle “personali deduzioni” - a mettere a disposizione eventuali elementi in suo possesso; sottolineando tuttavia come nessun atto riguardante la tragedia del DC9 sia coperto da segreto di Stato. Amato è ora un privato cittadino, ha commentato dal canto suo il Ministro Tajani; questa è una sua versione, “vedrà la magistratura”. “Attendiamo commenti delle autorità francesi”: è stata invece la reazione del vicepremier Salvini. Intervista accolta con favore, infine, dalla Presidente dell'Associazione parenti delle vittime della strage; che ha definito quelle di Amato “parole molto importanti”. “E' una corretta ricostruzione – ha dichiarato - di tutto quello che nelle carte c'è, che sappiamo da anni”.





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