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Appello di Neni Rossini (Anis) alla politica: "Caduta del Governo devastante per le imprese"

di Monica Fabbri
29 mag 2023

Non solo i sindacati, anche le imprese vivono con enorme preoccupazione la crisi politica. “In un momento così delicato dell'economia e in generale del paese – commenta la Presidente Anis – servivano buon senso e responsabilità”. Bisognava, insomma, arrivare a fine legislatura. Neni Rossini parla di dinamiche politiche “senza senso logico”, e lancia un appello a tutte le parti coinvolte, affinché garantiscano a San Marino una reputazione di stabilità e affidabilità, a maggior ragione a pochi giorni dal rinnovo del debito. “È come se un'azienda avesse problemi di governo – dice - proprio nel momento in cui deve investire”. Si fa quindi portavoce dell'inquietudine degli industriali, in attesa di riforme come quella dell'Iva “che darebbe impulso agli scambi commerciali” e dell'Accordo di Associazione all'Unione Europea. Poche cose, ma che definisce “fondamentali per il futuro”.

Meglio quindi andare avanti o subito alle elezioni? “Si tratta – risponde - di una scelta esclusivamente politica. Quel che è certo – afferma – è che non si doveva arrivare a questo punto. Occorreva chiudere quanto iniziato. “La caduta di un governo adesso sarebbe devastante – continua Neni Rossini – non solo per le riforme non compiute, ma perché bloccherebbe l'Accordo di Associazione. Certo è che se i numeri sono risicati o non ci sono, la politica dovrà assumersene le responsabilità, ma la caduta di un Governo – ribadisce - è il peggior scenario in assoluto per le aziende”, che dall'Esecutivo si aspettano un contesto che garantisca condizioni di pari competitività con i concorrenti italiani ed europei. Se il processo di integrazione si blocca – avverte - per noi è un danno concreto”. Quindi la richiesta chiara ad una maggioranza che non può tentennare nel portare a casa Accordo Ue e Iva, risposte che Anis attende da tempo. Intanto la politica vive ore concitate e si interroga sugli scenari futuri. C'è molta attesa per il vertice di maggioranza di domani, ma ancor prima per il Direttivo Dc di questa sera, alla luce delle divisioni fra chi vorrebbe andare avanti e chi dare immediatamente la parola agli elettori.





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