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L'auspicio del Psrs: "Nel 2011 il governo se ne vada"

4 gen 2011
L'auspicio del Psrs: "Nel 2011 il governo se ne vada"
“Cerchiamo di riportare il dibattito politico sulla terra, visto che la conferenza di fine anno del congresso di Stato sembrava dipingere una realtà extraterrestre”. Così Simone Celli, segretario del Partito Socialista Riformista, che non riserva toni teneri a governo e Patto per San Marino. L’operazione verità riguarda i conti pubblici e non solo: “Alle criticità della finanza pubblica la maggioranza ha risposto con la politica del debito – fa notare – a fine 2013 il debito consolidato sarà di oltre 300 milioni di euro, ci stanno portando nel baratro, speriamo che nel 2011 se ne vadano a casa. Oltretutto dipingono una realtà non credibile, mancando di rispetto ai cittadini”. Anche l’ultimo caso della Ferrari nera, secondo Celli, è l’esempio lampante per cui il governo “arriva sempre in ritardo – dice – il segretario Arzilli aveva detto un anno fa che era uno dei settori più problematici”. “Per non parlare dei matrimoni – aggiunge il presidente Paride Andreoli – il segretario agli Interni ha fatto una figuraccia, e questo nuovo capitolo rischia di compromettere ancor più i rapporti con Roma, già ai minimi storici. Qui non si tratta – aggiunge – di sciogliere qualche nodo col ministero dell’Economia, come ha detto il segretario agli Esteri, ma di mancanza di dialogo, perché il governo non è credibile né spendibile agli occhi dell’Italia”. Riguardo al debito, Andreoli richiama Alleanza popolare: “Nel 2002 urlava allo scandalo per i 200 milioni di disavanzo: oggi non se ne preoccupa più di tanto. La cosa più drammatica è che non c’è un progetto, il Patto ha la sindrome dell’autosufficienza senza averla, e copre le sue azioni con la prepotenza, vedi doppia votazione per Banca Centrale”.

Francesca Biliotti

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